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Da oggi fino al 31 dicembre consumeremo risorse in ‘deficit ecologico’

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 20.08.2013

Il 20 agosto è l’Earth Overshoot Day, il giorni in cui le richieste dell’umanità a scapito della natura superano quello che la Terra può rinnovare in un anno. In soli 7 mesi e 20 giorni, abbiamo chiesto un livello di risorse e servizi ecologici – dagli alimenti alle materie prime all’anidride carbonica – equivalente a quello che la Terra può rigenerare per tutto il 2013. L’umanità ha esaurito il budget della natura per quest’anno.
 
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Per il resto dell’anno, opereremo facendo ‘debiti ecologici’ sulle spalle della Terra. In altre parole, manterremo i nostri consumi invariati andando ad intaccare e quindi esaurendo le scorte di pesci, alberi e altre risorse, e accumulando rifiuti come l’anidride carbonica in atmosfera e gli oceani.

E di anno in anno il deficit aumenta, via via che i nostri livelli di consumo aumentano. In tal modo cresce l’interesse che stiamo pagando su questo debito ecologico – riduzione delle foreste, perdita di biodiversità, collasso della pesca, scarsità di cibo, decrescita della produttività dei terreni degradati e accumulo di anidride carbonica nella nostra atmosfera e negli oceani – oneri non solo a carico dell’ambiente ma anche delle nostre economie. Il cambiamento climatico – che la maggioranza dei climatologi ormai attribuisce all’immissione senza sosta in atmosfera di anidride carbonica è uno dei costi più grandi che andremo a pagare in futuro.
 
Nel 1961, l’umanità utilizzava ogni anno solo circa due terzi delle risorse ecologiche che la Terra era in grado di produrre. Allora, la maggior parte dei paesi avevano riserve ecologiche. Ma con l’aumentare della domanda globale e della popolazione, già nei primi anni 1970 le emissioni di carbonio e la domanda umana di risorse cominciarono a far superare quello che il pianeta poteva generare nello stesso tempo.

Lo studio del 2012 “National Footprint Accounts” del Global Footprint Network ha dimostrato che l’umanità sta ora utilizzando risorse e servizi ecologici ad un ritmo pari a 1,5 Terre. Siamo sulla buona strada per richiedere il doppio di quello che la Terra può rigenerare ben prima della metà del secolo.
 
Oggi, più del 80 per cento della popolazione mondiale vive in paesi che utilizzano più risorse di quanto ne possano rigenerare. Questi paesi “debitori ecologici” o riducono le proprie risorse ecologiche o sono costretti a chiederle altrove. I giapponesi ad esempio consumano le risorse ecologiche di sette “Giapponi”. Ci vorrebbero quattro “Italie” per sostenere l’Italia. L’Egitto utilizza le risorse ecologiche di 2,4 Egitti.
 
Non tutti i paesi chiedono più di quanto i loro ecosistemi sono in grado di fornire, ma anche le riserve di tali creditori “ecologici” come il Brasile, l’Indonesia, e in Svezia si stanno riducendo nel tempo. Non possiamo più sostenere un crescente divario economico tra ciò che la natura è in grado di fornire e quanto le nostre infrastrutture, economie e stili di vita richiedono.
 
È possibile invertire la tendenza. I debitori ecologici sono incentivati a ridurre la loro dipendenza dalle risorse, mentre i creditori hanno il movente economico, politico e strategico per preservare il loro capitale ecologico. Global Footprint Network e la sua rete di partner stanno lavorando con le organizzazioni, i governi e le istituzioni finanziarie di tutto il mondo per prendere decisioni in linea con la realtà ecologica. Invece di liquidare le risorse, è più saggio trattarle come una continua fonte di ricchezza.

Global Footprint Network
20 agosto 2013, Ginevra, Svizzera

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  • Silvano scrive:

    Il problema principale è l’aumento demografico ma finchè le religioni predicano di fare molti figli anche se non si ha la possibilita di mantenerli, la catastrofe sarà inevitabile. Quando si utilizzano risorse per salvare dei bambini…. giusto… però altrettante risorse andrebbero impegnate per una campagna di controllo delle nascite e in certi casi la sterilizzazione. Anche molti politici queste cose non le capiscono e non verranno mai prese in considerazione. Io ho 78 anni e spero che me la cavo cordiali saluti Silvano Ricchebuono.

  • ale b m scrive:

    apriamo gli occhi vi rendete conto che il male piu` grave é la sovrappopolazione, qualke criminale diceva andate e moltiplicatevi..siamo in troppi un adeguato controllo delle nascite sarebbe fondamentale.

  • CAROLUS scrive:

    Importiamo dalla Cina l’80% dei pannelli solari installati in Italia, per ridurre la produzione di energia elettrica ottenuta da fossili.
    Per produrre detti pannelli solari la Cina utilizza energia elettrica prodotta da carbone e noi li stiamo aiutando ad inquinare.
    L’energia più pulita è quella generata da centrali atomiche , ma l’ignoranza rifiuta questa verità che invece ci permetterebbe di risolvere il problema della combustione di petrolio e carbone oltre che di tagliare la
    cresta ai Paesi arabi esportatori che, senza far niente e senza alcun merito cercano di islamizzarci.

  • mauro la spisa scrive:

    …e continuarono a fare i loro affari ed onorare i loro impegni…ma ciò che è stato avviato (soddisfare tutti i desideri reali e possibili) farà il suo compimento catastrofico.Dove è stato lo slittamento? Nel pretendere dalla terra solo quel la divinità può dare: l’interminabile felicità.E adesso?