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Pianeta Terra: verso una riduzione globale delle foreste

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 14.10.2013

I ricercatori della University of Guelph hanno studiato l’andamento della copertura forestale a livello globale e fatto delle previsioni su ciò che succederà in futuro.  Secondo i risultati la copertura forestale in tutto il mondo continuerà a contrarsi  e si stabilizzerà su un territorio minore.

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I ricercatori hanno analizzato le tendenze forestali di tutto il mondo e hanno sviluppato un modello matematico per studiare i cambiamenti futuri nell’uso del suolo. Oggi le foreste coprono il 30% della globo terrestre, ma secondo gli scienziati nei prossimi secoli questa percentuale sarà ridotta al 22%. 

La ricerca, apparsa su PLoS ONE, è firmata da Chris Pagnutti ,  ricercatorepresso la Scuola di Scienze Ambientali ( SES) e i professori Chris Bauch e Madhur Anand.

I ricercatori si sono basati su dati ufficiali della Food and Agricultural Organization delle Nazioni Unite e di altre fonti in letteratura su un periodo di diversi secoli.

Un dato che non ci si aspetterebbe è che negli ultimi secoli la copertura globale forestale ha tenuto abbastanza e in alcuni paesi industrializzati è addirittura aumentata. Nei paesi in via di sviluppo invece, le foreste sono in calo e le popolazioni crescono, perciò c’è bisogno di sempre più terra per l’agricoltura.  A partire dal 1990, considerando tutto il pianeta, è scomparsa una parte di terra uguale all’area della Francia.

I ricercatori hanno spiegato che il modello da loro utilizzato oltre a ricostruire la storia della copertura forestale mondiale è utile per predire ciò che accadrà nei prossimi secoli.

La ricerca è stata condotta a livello globale in quanto il commercio di legname ha ormai una dimensione planetaria, hanno spiegato gli autori.

Gl autori hanno calcolato quanta terra sarà necessaria per nutrire 10 milioni di persone (quelle che saremo sulla terra secondo le previsioni) con l’agricoltura. Secondo i calcoli due terzi della terra saranno sfruttati per l’agricoltura. Il 22% della Terra è arida, dunque il restante 22% resterà per il pascolo e le foreste.

“Abbiamo cercato di mantenere questo modello semplice, quindi non ci sono troppi parametri incerti. Ci rendiamo conto che non si può determinare il futuro e ci potrebbero essere cambiamenti drastici nella resa agricola , le tecnologie alimentari o la dieta, che possono influire sui nostri risultati, ma abbiamo cercato di esplorare questo tipo di cambiamenti nei nostri scenari”, ha detto Anand.

“Sulla base di questo modello, si hanno più probabilità di capire il declino della copertura forestale di tutto il mondo. I Paesi devono rendersi conto che questo è un problema globale e se le foreste sono da preservare, e addirittura dovrebbero aumentare, la cooperazione attraverso organizzazioni intergovernative deve continuare. I paesi industriali potrebbero, ad esempio, diffondere tecnologie ai paesi in via di sviluppo, riducendo la quantità di terra necessaria per l’agricoltura. Altrimenti,  le aree forestali diventeranno sempre più piccole.”

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