L’orso M13, che viveva in un cantone svizzero e aveva fatto parlare di sè nei mesi scorsi, è stato abbattuto lunedì scorso da un cacciatore incaricato dalle autorità locali*. L’orso aveva mostrato degli atteggiamenti confidenti e aveva arrecato dei danni ai contadini e agli allevatori. Secondo la legge svizzera quando un orso è problematico è previsto l’abbattimento.
Secondo Massimiliano Rocco del WWF Italia, lungi dall’essere problematico, l’orso aveva solo mostrato atteggtiamenti confidenti.
E’ chiaro che il problema è gestionale, nei termini che pur essendo l’orso una specie protetta dalla Comunità Europea, nel caso della Svizzera sarebbe necessaria una maggiore collaborazione per non vanificare gli sforzi messi in campo finora.
Ha dichiarato perciò Massimiliano Rocco, responsabile Specie, TRAFFIC e Foreste del WWF Italia: “M13 non era un orso problematico, nei mesi scorsi ha solamente mostrato un atteggiamento confidente che non giustifica minimamente l’applicazione della norma, prevista dal Piano di azione svizzero, dietro cui si nascondono le autorità elvetiche. Così si rischia di spazzare via in pochi anni gli sforzi di conservazione messi in piedi dall’Unione Europea e dagli enti italiani per mantenere nelle nostre Alpi un gioiello prezioso come l’orso.
Chiediamo al Governo italiano, che al momento ha la Presidenza della Convenzione delle Alpi, di inviare una protesta formale al Governo Svizzero e di adoperarsi affinchè si esca dalle logiche dei singoli Stati e ci si impegni a gestire la popolazione alpina di orso come una popolazione che appartiene a tutti i Paesi che condividono il territorio alpino. Simili decisioni non possono più essere assunte unilateralmente.”
Sono ben 8 gli orsi che dal 2006 sono sconfinati in Svizzera. Cinque anni fa, un altro orso JJ3, fu ucciso sempre nel Cantone dei Grigioni.
Secondo il WWF “numerosi progetti europei tra cui il LIFE+ ARCTOS (www.life-arctos.it) ancora in corso, hanno dato chiare indicazioni scientifiche sulle azioni da intraprendere per poter convivere con gli orsi e le altre specie presenti nel territorio alpino ma spesso le indicazioni sono disattese dalle autorità che agiscono invece in base a criteri politici e non scientifici, vanificando così gli sforzi di conservazione.”
Gli orsi nel Trentino e in Lombardia sono stati reintrodotti a partire da individui della popolazione Slovena. Per salvare lorso M13 era stata attivata una pagina facebook per una raccolta di firme che aveva avuto grande successo. Si chiedeva che la Svizzera cambiasse la legge per la gestione dell’orso.
Così scrivevano i promotori dell’iniziativa. “In Svizzera un orso si è avvicinato a una cascina e ha fatto razzia di… patate. L’orso è schivo, non si avvicina agli uomini, non ha fatto del male a nessuno, si è avvicinato a questa cascina proprio perché era disabitata. Ma in Svizzera le norme per regolare i rapporti tra uomo e animali prevedono solo che nei casi di disturbo dell’attività umana da parte di selvatici si proceda all’abbattimento. Noi non siamo d’accordo, questo orso va salvato (un orso che fa razzia di patate esprime un comportamento perfettamente normale) e la norma svizzera va rivista e migliorata. Invitiamo pertanto tutti gli aderenti e i simpatizzanti a firmare la petizione e a farne pubblicità presso i propri conoscenti”.
*Modifica ore 15,14 del 20 febbraio 2013: l’orso M13 è stato ucciso lunedì scorso mettendo in atto una decisione delle autorità Svizzere. L’abbattimento è previsto dalla Strategia Orso Svizzera, nel caso di esemplari che mostrano comportamenti “pericolosi”.
Sappiamo tutti che agli svizzeri interessano solo i soldi,meglio se di dubbia provenienza.
abbiamo sempre considerato la svizzera un esempio di civilta’. non la penso piu’ cosi’.
gli svizzeri sono amici della natura solo quando gli conviene e come tutti i popoli germanici amano solo una natura sottomessa e da cartolina. che si vergognino
guardate come vivono agente
Basta vedere striscia la notizia e notare quanti animali vengono maltrattati in Italia…
La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali. – M. K. “Mahatma” Gandhi