E il Consiglio dei Ministri ce l’ha fatta. Ha resistito alla tentazione di prorogare per un altro anno l’introduzione del divieto di utilizzo e commercializzazione dei sacchetti di plastica. Il divieto scatta dal primo gennaio 2011, senza ulteriori proroghe.
La ministra Stefania Prestigiacomo, che deve aver dato battaglia in consiglio, dice che “è una grande innovazione, quella introdotta dal governo, che segna un passo in avanti di fondamentale importanza nella lotta all’inquinamento, rendendoci tutti più responsabili in tema di riuso e di riciclo”.
L’Italia arriva addirittura dopo la Cina, che ha vietato l’uso dei pericolosi sacchetti nel lontano 2008. Il divieto doveva scattare il 1 gennaio del 2010, ma era già stato prorogato. Ora occorrerà che tutti facciano la propria parte, distributori, commercianti e utenti, per trovare metodi alternativi alle buste, che rappresentano una minaccia per la fauna selvatica di terra e marina, resistendo alla degradazione per decine o centinaia di anni. E il beneficio è anche economico, in quanto i materiali alternativi fanno risparmiare petrolio, di cui siamo importatori.
Napoli sta già esultando,finalmente i sacchetti di carta per l’immondizia,così biodegradabili che sono quando piove …