Hera, società che si occupa dello smaltimento dei rifiuti in Emilia-romagna, fa sapere di essere pronta a smaltire le vecchie TV senza il decoder digitale incorporato, che si prevede saranno tra 350.000 e 500.000 solo in Emilia-Romagna entro la fine del 2010, in virtù del passaggio al digitale terrestre, che terminerà il 2 dicembre prossimo.
Anche se non c’è nessuna necessità di buttare il vecchio televisore per passare al digitale terrestre, molti preferiscono fare la spesa e prendere i nuovi modelli con il decoder incorporato, magari per non avere un’altra scalota di plastica tra i piedi oltre al decoder Sky o semplicemente per sfruttare la possibilità della visione a 16:9 (sedici noni, come lo schermo del cinema) invece che col vecchio standard PAL a 4:3.
Qualunque sia la ragione la rottamazione sta avvenendo, fa sapere Hera, in base a quanto già registrato nelle altre regioni dove la “spina” della tecnologia analogica è stata già staccata. La raccolta delle vecchie TV, fa sapere Hera, è infatti aumentata del 206% nel Piemonte occidentale, del 125% nel Lazio e del 410% si è registrato in Campania.
Per riuscire a intercettare il flusso delle tv dimesse, Hera intensificherà quindi nelle prossime settimane l’attività di sensibilizzazione e informazione sugli utenti affinché le tv da rottamare vengano conferite presso le 135 stazioni ecologiche o centri di raccolta distribuite sull’intero territorio servito dall’azienda o, in alternativa, venga richiesto il servizio di ritiro gratuito a domicilio assicurato dalla multiutility.
Riciclaggio dei materiali
Ma se le vecchie tv sono un onere per quanto riguarda lo smaltimento. c’è però anche l’opportunità rappresentata dal recupero delle materie prime. Una tv a tubo catodico è infatti recuperabile all’88% circa: per il 48% si tratta di vetro, poi di rame (3%), ferro (12%), alluminio (4%), plastica (16%) e altri materiali (circa 5%).(fonte Hera)