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Il volo del calabrone: perché sta scompa- rendo?

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 12.08.2011
Bombo regina su un giglio grandiflora - Foto: David Inouye

Bombo regina su un giglio grandiflora - Foto: David Inouye

Il problema della scomparsa di api e calabroni sta diventando sempre più importante a causa delle sue implicazioni sulle colture: infatti con la diminuzioni del numero di impollinatori, l’agricoltura, nei campi e in serra, rischia seri danni.
In questa ricerca, incentrata sui bombi, si afferma che non solo la popolazione di bombi è in diminuzione, indebolita, e con una scarsa variabilità genetica. Ma anche che le operazioni di trasferimento delle specie da un habitat nativo ad un altro non nativo, peggiora la situazione diffondendo patogeni “stranieri” contro i quali le popolazioni locali non sono attrezzate.

Gli scienziati del Dipartimento dell’Agricoltura statunitense (USDA) stanno cercando di capire che cosa stia causando il declino delle popolazioni di api e bombi. Stanno inoltre cercando una specie che possa servire come sostituta per l’impollinazione nelle serre.

I bombi, come le api da miele, sono importanti impollinatori di piante autoctone e vengono utilizzati per impollinare coltivazioni in serra, come peperoni e pomodori. Ma le colonie di Bombus occidentalis utilizzate per l’impollinazione in serra hanno cominciato a soffrire di problemi causati da malattie alla fine del 1990 e le aziende di allevamento non li hanno utilizzati più. Le popolazioni di altre specie di calabroni sono a loro volta in declino.

L’entomologo James Strange è alla ricerca di soluzioni all’Agricultural Research Service (ARS).

Molti serricoltori usano i Bombus impatiens, un impollinatore generalista nativo del Midwest, degli Stati Uniti orientali e del Canada prodotto per il commercio. Ma gli scienziati sono preoccupati perchè è un’ape fuori dal suo areale nativo e alcuni Stati occidentali limitano l’importazione e l’uso di api non native. Infatti se l’impatiens dovesse scappare e formare colonie selvatiche negli Stati Uniti occidentali, potrebbe competere con le api native per il cibo e le risorse ed esporre i calabroni nativi ad agenti patogeni contro i quali non potrebbero difendersi.

Strange ha studiato un calabrone generalista di un bel colore arancione a strisce chiamato Bombus huntii, nativo della parte occidentale del paese, che potrebbe essere utilizzato nelle serre negli Stati Uniti occidentali. Sta cercando per ora di crescere il Bumbus huntii in un ambiente di laboratorio, un passo fondamentale prima della sua commercializzazione.

Per capire il declino del Bumbus occidentalis, Strange e i suoi colleghi hanno definito il suo habitat e studiato le popolazioni. Le prove raccolte finora dimostrano che la gamma e le popolazioni di Bumbus occidentalis sono diminuite, che anche la variabilità genetica è diminuita e che è più predisposto alle malattie di altre specie di api con una popolazione stabile. I risultati sono stati recentemente pubblicati negli Atti della National Academy of Sciences.

I ricercatori hanno anche messo insieme un grande database con le informazioni su più di 80.000 esemplari di Bombus che rappresentano 10 specie in tutto il paese, tra cui il Bombus occidentalis. Con la tecnologia del sistema Geographic Information Modeling (GIS), sono stati in grado di costruire mappe storiche e attuali di alcune specie di calabrone. Il processo di mappatura è descritto nell’ Uludag Bee Journal.

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