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Immagini della macchia di petrolio su Google Maps

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 05.05.2010

Il 20 Aprile 2010 la piattaforma Deepwater Horizon esplodeva in mare a largo del Golfo del Messico, per causa ancora poco chiare, uccidendo 11 persone e ferendone 17. L’incidente sta minacciando una delle più grandi riserve naturalistiche degli Stati Uniti, il delta del Mississippi, e centinaia di specie animali che vivono nella zona.

Oggi, 5 Maggio, anche il gigante della ricerca in Internet, Google, contribuisce a divulgare la portata del disastro che sta avendo luogo nel Golfo del Messico attraverso il suo strumento Google Maps.

Attraverso lo strumento, disponibile a questo indirizzo, è possibile vedere le dimensioni odierne della macchia (in inglese, Current Spill extent) e le immagini satellitari più recenti.

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  • tonello grazia scrive:

    sn grazia

    quello che sta succedendo è di una gravità tale che non ci sono parole per definirla.

    credo che affonderemo se continua così, ci vorrà un’altra arca di Noè

  • fabrizio scrive:

    sono completamente d’accordo con VAL MI ESIMIO DA ULTERIORI COMMENTI

  • massimo scrive:

    mi presento sono massimo mesturini senigallia ancona.io HO INVIATO UNO SCHIZZO UN DISEGNO DI COME SI PUO CHIUDERE IL BUCO IL DISEGNO E’M FATTO BENE ED E’ E SONO CERTO CHE FUNZIONA ..FACIIO AUGURI ALLA BP CHE RIESCA NELL’INTENTO DI CHIUDERE LA FUORIUSCITA DEL PETROLIO PREGO PER QUEGLI ANIMALI CHE HANNO SOFFERTO E SONO MORTI SPERIAMO CHE SI RISOLVA TUTTO PER IL MEGLIO

  • Val scrive:

    E come sarebbe invece conoscere meglio i signori che hanno causato tutto quanto, cosa guadagnano, su base di che cosa hanno avuto le concessioni, e cosa dovranno pagare e la differenza tra questa cifra e quella che ottengono con la vendita del petroglio?
    Poi, come mai Obama è “arrabiato” e non “furibondo” tanto da mandarli in gallera a vita? Magari perché questi non sono mica sfigati per i quali, invece, valgono le leggi. Quesi sono “chiamati” giusto per “stabillire” i “danni materiali”. Il mondo è loro perchè noi siamo degli ignoranti, portati per litigare, fare le compere e altri divertimenti… BP fa $66 miliardi di profito al mese! I lobisti di questa azienda hanno speso $30 milioni per influenzare la legislazione americana, dal 2008 ad oggi, per potersi tirare fuori dai “guai” come questo… e noi pensiemo come “tappare il buco”…

  • stefano scrive:

    OLTRE LA PERDITA ANCHE UN’ESPROSIONE NON MISEMBRA IL CASO,IO CREDO ,ALMENO TEORICAMENTE CHE SPARANDO DENTRO AL TUBO TIPO UN GROSSO PALLONE SGONFIO ALL’INTERNO, FACENDOLO POI GONFIARE DOVREBBE ADERIRE INTORNO ALLA TUBATURA OSTRUENDOLA,

  • paolo scrive:

    E’ stato calcolato che l’esplosione di un’altra bomba H causerebbe un’incrinazione talmente profonda della crosta terrestre tale da spezzare letteralmente il mondo in 2 parti.
    E’ anche per questo che non sono più stati fatti “esperimenti” con la bomba H, un’altra esplosione sarebbe fatale.

  • marco scrive:

    Per tappare il buco basterebbe collocare una bomba all’idrogeno (leggi bomba H, quella che sfrutta la fusione del deuterio) in prossimità della falla da cui fuoriesce il petrolio; il botto dovrebbe far collassare le pareti del tubo bene i profondità tappando, forse, il giacimento.