Un gruppo i ricerca dell’Università di Leicester ha rilasciato sorprendenti immagini dell’enorme nuvola di fumo sulla Russia
Incendi vicino Mosca. Il giallo brillante indica il fumo degli incendi. Crediti: Immagine creata da Università di Leicester; dati EUMETSAT
Gli scienziati dell’Università di Leicester hanno pubblicato le immagini satellitari dei vasti pennacchi di fumo provenienti dagli incendi nella torbiera che stanno imperversando in tutta la Russia centrale e occidentale.
Utilizzando gli strumenti del satellite europeo MetOp-A i ricercatori del gruppo di osservazione di Scienze della Terra hanno analizzato e rilasciato immagini scattate il 4, 8 e 9 agosto.
Ogni immagine satellitare è disponibile sia come immagine a colori sia in falsi colori, in cui il fumo è rappresentato in giallo. Utilizzando questa tecnica, l’estensione dei pennacchi di fumo e l’accerchiamento di Mosca diventano evidenti.
Immagini del fumo sui cieli della Russia. Immagine originale dal satellite Crediti: Immagine creata da Università di Leicester; dati EUMETSAT
Oltre ad esprimere le enormi proporzioni delle nuvole di fumo in tutta la Russia occidentale, le immagini satellitari indicano un altro interessante fenomeno: la formazione di nubi piro-cumulonembi (cumulonembi che si formano dagli incendi, ndr.). Queste formazioni sono nuvole d’acqua, causate da aria calda nascente direttamente da un incendio, possono intercettare l’inquinamento presente nell’aria e trasportarlo per migliaia di chilometri. L’immagine mostra chiaramente che l’8 agosto queste nubi si spostavano verso la Finlandia in alto all’estrema sinistra del quadro.
Altra foto dal satellite modificata dal gruppo di ricerca dell'Università di Leicester. Il giallo indica il fumo proveniente dagli incendi Crediti: Immagine creata da Università di Leicester; dati EUMETSAT
Il dottor David Moore ha detto: “Utilizzando le misurazioni da strumenti spaziali, siamo stati in grado di osservare la vasta estensione del fumo rilasciato da numerosi incendi in Russia occidentale. Gli inquinanti contenuti all’interno di questi pennacchi di fumo possono avere un profondo effetto sia sulla qualità dell’aria a livello locale e regionale e che nella chimica dell’atmosferica. Un aspetto fondamentale delle nostre indagini in corso sarà quello di quantificare l’impatto che gli incendi hanno avuto sui gas a effetto serra, come il monossido di carbonio.”
A tutto questo va aggiunto che anche la zona di Chernobyl è stata colpita dagli incendi, i quali hanno probabilmente contribuito a diffondere particelle radioattive disperse dal disastro del 1986.