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Inquinamento acustico influenza l’impollinazione e l’equilibrio degli ecosistemi

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 05.06.2012


Uno studio sugli effetti dell’inquinamento acustico da pozzi di gas naturale negli Stati Uniti rivela che il rumore ha un impatto sulla vegetazione circostante e sugli animali che frequentano la zona. L’impatto con il rumore cambia l’equilibrio dell’ecosistema. Lo studio è pubblicato su Proceedings of the Royal Society.

L’inquinamento acustico causato dal traffico e dai macchinari è riconosciuto come un problema significativo per la salute umana. Sono anche noti effetti sulle specifiche specie di animali e piante, ma la comprensione degli effetti più ampi sugli ecosistemi e sulla biodiversità non erano ancora noti. Mentre alcune specie evitano le zone rumorose, forse perché il rumore interferisce con la comunicazione o la loro capacità di trovare le prede, altre cercano rifugio in zone rumorose perché ci sono meno predatori o specie concorrenti.

I ricercatori hanno studiato l’impollinazione e il comportamento di alcuni semi in siti rumorosi e in zone tranquille nel New Mexico, USA. L’area di studio comprende boschi composti in gran parte da pini e ginepri e vi sono poi pozzi di gas naturale sparsi. Alcune di questi hanno compressori rumorosi che girano costantemente e sono stai conisderati siti rumorosi. I pozzi senza compressori sono stati usati come siti “silenziosi”.

I risultati dimostrano che gli effetti del rumore all’interno di un determinato habitat possono essere complessi. I ricercatori hanno scoperto che i pini crescono quattro volte di più nei siti tranquilli che in quelli rumorosi. Tuttavia, le ragioni di questa differenza sono poco chiare.

Le osservazioni suggeriscono che il rumore aveva cambiato la comunità di animali che mangiano i semi e li disperdono in queste aree. Ad esempio i topi che sono degli ottimi “diffusori” di semi, preferiscono i siti rumorosi e questa potrebbe essere una causa per la diminuzione dei pini nei siti tranquilli.

D’altra parte, l’impollinazione delle piante da fiore da parte dei colibrì sembra aumentare nelle zone rumorose. I ricercatori hanno creato macchie di fiori artificiali, progettati per imitare l’Ipomopsis aggregata, riempiendoli con una soluzione zuccherina per attirare i colibrì e diverse polveri colorate fluorescenti per tracciare come gli uccelli trasferivano il polline tra i fiori. I ricercatori hanno potuto notare che gli uccelli andavano più spesso sui fiori dei siti rumorosi e l’impollinazione in quei siti era più comune. I risultati sono supportati da altre ricerche che suggeriscono che i colibrì sono più propensi a vivere e nidificare in zone rumorose.

Nell’UE, l’inquinamento acustico ambientale è monitorato e controllato da parte degli Stati membri nel quadro della direttiva per il rumore ambientale. Anche se l’attenzione alla mitigazione del rumore è rivolta a ridurre gli impatti sulla salute umana, questa ricerca dimostra che i cambiamenti a livelli di rumore possono anche avere importanti conseguenze per gli ecosistemi e le specie che li abitano.

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