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Insetti impollinatori: tante le minacce e da affrontare subito

Sono diverse le pressioni che gli insetti impollinatori di tutto il mondo subiscono mettendo a grave rischio ambiente, economia e salute umana

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 22.04.2013

Gli insetti impollinatori sono importantissimi per gli ecosistemi. A livello globale offrono i servizi di impollinazione di circa il 75% delle specie vegetali e consentono la riproduzione del 94% delle piante da fiore selvatiche. Il valore di questi servizi è stimato in 200 miliardi di dollari ogni anno a livello globale. Ma gli insetti impollinatori sono minacciati: malattie e colony collapse disorder sono solo alcune delle cause che mettono a repentaglio una parte fondamentale dell’economia globale. Oggi una nuova ricerca, grazie alla revisione di altri studi, ha potuto concludere che non si può identificare in una sola causa principale il declino degli impollinatori, ma bisogna piuttosto pensare ad un cocktail di cause che, per di più, interagiscono fra loro. Una situazione davvero difficile da prevedere ed affrontare, ma che, se sottostimata, potrebbe avere profondi effetti sull’ambiente, la salute umana e l’economia.

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La ricerca, pubblicata su Frontiers in Ecology and the Environment, è stata condotta da un team internazionale di 40 scienziati provenienti da 27 istituzioni coinvolte nell’Insect Pollinators Initiative (IPI), un programma da 10 milioni di sterline nel Regno Unito che studia le cause e le conseguenze del declino degli impollinatori.

Il dottor Adam Vanbergen, che ha guidato la revisione, ha spiegato: “Non c’è una sola causa dietro il declino degli impollinatori, c’è invece un cocktail di molteplici pressioni che possono combinarsi per minacciare questi insetti. Ad esempio, la perdita di risorse alimentari nelle zone ad allevamento intensivo, i pesticidi e le malattie sono inoltre importanti minacce, ma tutte queste sono anche suscettibili di combinarsi e aggravare gli effetti negativi sugli impollinatori. “

Secondo la ricerca le popolazioni di impollinatori sono in declino in molte regioni, minacciando le forniture alimentari umane e le funzioni dell’ecosistema, a causa di diversi fattori che modificano sia la diversità che il numero degli impollinatori. L’intensificazione dell’uso del suolo, i cambiamenti climatici e la diffusione di malattie e specie aliene sono fra queste cause.

Queste cause interagiscono fra loro: ad esempio la mancanza di fonti di cibo, malattie, e pesticidi e i processi biologici, ad esempio la dispersione delle specie e le interazioni, su una diversa gamma di scale, dai geni agli ecosistemi.

Secondo i ricercatori le eventuali soluzioni devono essere basate su evidenze scientifiche: per questo sono necessarie la ricerca interdisciplinare e la collaborazione dei soggetti interessati.

Ad oggi sono diverse le strategie già in atto per alleviare la pressione sugli impollinatori: la creazione di reti di habitat efficaci, l’ampliamento delle valutazioni del rischio dei pesticidi, lo sviluppo e l’introduzione di terapie innovative contro le malattie.

Il professor Simon Potts dell’Università di Reading, co-autore dello studio ha detto: “Gli impollinatori sono gli eroi non celebrati del mondo degli insetti e garantiscono che i nostri raccolti siano adeguatamente impollinati in modo che noi possiamo avere un approvvigionamento sicuro di cibo nutriente nei nostri negozi. Le spese che dobbiamo affrontare per agire adesso per fronteggiare le molteplici minacce contro gli impollinatori sono molto meno consistenti rispetto ai costi a lungo termine per la nostra sicurezza alimentare e per la stabilità degli ecosistemi. Se oggi i governi non attuano misure decisive staremo solo creando le condizioni per un problema più grande in futuro”.

Il professor Graham Stone dell’Institute of Evolutionary Biology dell’Università di Edimburgo ha detto, “Una sfida importante è la comprensione degli interi effetti sull’ecosistema delle minacce specifiche affrontate da impollinatori specifici. Anche se complicato, è questo quello che dobbiamo fare se vogliamo prevedere impatti complessivi sui servizi di impollinazione. “

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