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Inspiegabili morie selettive di merli e pesci in Arkansas

Scritto da Michele Donà il 05.01.2011

Merli morti in ArkansasNello stato americano dell’Arkansas si sono verificati in questi ultimi giorni due fenomeni a dir poco insoliti, due distinte morie di specie diverse apparentemente non collegate tra di loro.

A partire dal 31 dicembre, per diverse ore, la piccola cittadina di Beebe  è stata colpita da una pioggia di merli, insoliti sono la diffusione del fenomeno (un’area ristretta di un miglio quardato) e la selettività delle “vittime”. I corpi ritrovati presentavano segni di traumi fisici, ciò ha portato all’ipotesi che un grande stormo sia stato colpito da grandine, fulmini o fuochi d’artificio, ma non si hanno conferme ufficiali di tale ipotesi.

Le autopsie hanno rilevato che i loro stomaci erano vuoti (e questo smentisce l’ipotesi dell’avvelenamento) e che la morte è precedente all’impatto al suolo. Il direttore del dipartimento di ornitologia della Cornell University ipotizza che i merli siano stati colti nel sonno da un tornado che li ha portati ad alta quota. Gli addetti alla rimozione dei corpi, non avendo informazioni certe sulla causa della morte, hanno preferito operare vestiti con tute di protezione ambientale rendendo la cittadina simile al set di un film di fantascienza.

Il secondo evento anomalo è iniziato il giorno precedente a Ozark, circa 200 chilometri ad ovest rispetto a Beebe, e proseguito nei giorni successivi; in questo caso le vittime di un inspiegabile moria sono stati i pesci del fiume Arkansas.
Per circa 30 chilometri attorno ad Ozark, le sponde del fiume sono ricoperte da migliaia di pesci morti appartenenti esclusivamente alla specie dei “pesci-tamburo”; tutte le altre specie sono state risparmiate da questa strage.
L’estrema selettività di queste morti farebbe escludere l’ipotesi inquinamento: un agente contaminante disperso nel fiume avrebbe colpito tutte le specie e non una sola.

Attualmente la causa più accreditata di questa moria di pesci sarebbe una malattia sconosciuta propria di questa specie.
Un’altra ipotesi, per ora senza riscontri, e quella di un legame con la massiccia diffusione di sostanza chimiche avvenuta per contrastare la macchia di petrolio nel Golfo del Messico.

Ecco un video (in inglese) con alcune immagini di quanto accaduto:

http://www.youtube.com/watch?v=gRsyFGB_rw8

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  • Pier. scrive:

    Una cosa simile si è verificata anche in Italia: a Faenza sono morte improvvisamente centinaia di tortore.
    In rete si trovano moltissimi articoli (non so come valutarne l’affidabilità) che mettono in relazione tali eventi con gli esperimenti di controllo climatico svolti dagli Stati Uniti