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Italiani più preoccupati per l’ambiente

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 30.11.2012

Il quadro che emerge da un sondaggio presentato oggi al V forum QualEnergia, descrive il popolo italiano come preoccupato dai temi ambientali. Questi ultimi, infatti, sono secondi solo dopo l’occupazione. Gli italiani sono inoltre sempre più preoccupati per la debolezza della nostra classe politica, dalla quale dipende l’attuazione di politiche ambientali e per l’occupazione.

Saranno forse i disastri ambientali, le alluvioni, le tragedie umane come quelle dell’ILVA che fanno crescere negli italiani l’attenzione per le tematiche ambientali. E d’altronde è giò stato ampiamente dimostrato che di queste tematiche ci si interessa quando cominciano a toccarci personalmente.

Dopo il problema dell’occupazione (92,2%) sono i temi ambientali (64,2%) al secondo posto nelle preoccupazioni del paese: inquinamento, spreco delle risorse e cambiamento del clima, cresciuto tra le ansie degli italiani di ben 6 punti negli ultimi tre anni (dal 6,7% del 2010 al 12,7% del 2012).

Questi dati emergono dal sondaggio realizzato da Lorien Consulting, presentato oggi nella seconda giornata del V Forum QualEnergia?, promosso da Legambiente, Editoriale La Nuova Ecologia e Kyoto Club, in corso all’Auditorium dell’Ara Pacis di Roma.

La green economy viene vista come una soluzione a questi problemi e come un’occasione per rilanciare l’economia in crisi. Il 65,2% degli italiani ritiene infatti che sia un settore prioritario sul quale fare investimenti e sul quale puntare per il rilancio dell’economia.

Per quanto riguarda in particolare le fonti energetiche, il 2012 segna il definitivo tramonto del nucleare passato dal 42,4% dello scorso anno al 5,2% di oggi. In calo anche il petrolio sceso in un anno dal 17,5% del 2011 al 12% del 2012 e il carbone dal 7,5% del 2011 al 3% dell’anno in corso. Di tendenza esattamente opposta il solare passato dal 43,7% del 2011 al 51,2% del 2012, e il fotovoltaico dal 16,7% al 20,3% del 2012.

Come evidenziato, infine, dal sondaggio emergono note dolenti per quel che riguarda la preoccupazione per debolezza della classe politica italiana passata dal 23,7% del 2011 al 34,7% del 2012. Un problema importante dal quale dipendono, nell’ordine, la povertà e la disoccupazione (50,3%), il mancato sviluppo e la crescita (44,4%), la difficoltà della vita quotidiana (37,2%).

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  • Carmelo Pezzella scrive:

    Ma siamo proprio sicuri che la maggior parte del popolo capisca e comprenda i problemi indotti dalle energie cosiddette alternative?