Sono ben otto le tonnellate di rifiuti raccolte quest’anno sul Karakorum, tra il ghiacciaio del Baltoro ed il Campo del Broad Peak, nel corso della campagna “Keep Karakorum Clean 2013”.
All’interno di questo imponente gruppo montuoso spiccano 4 delle 14 vette più alte del pianeta, i cosiddetti “ottomila”, sogno di innumerevoli escursionisti ed alpinisti. Responsabili dello scempio sono proprio loro, gli amanti di montagna estrema e paesaggi incontaminati, che mettono alla prova i propri limiti sfidando rocce e ghiaccio, e lungo la strada lasciano tracce.
Non le briciole di un Pollicino esploratore, bensì rifiuti solidi e voluminosi, ma soprattutto non biodegradabili: dal 2005 ad oggi ne sono state raccolte 40 tonnellate, una moltitudine di oggetti che va da imballaggi a resti di attrezzatura da montagna.
Keep Karakorum Clean si propone ormai da anni, d’estate, di raccogliere ed avviare a differenziazione e smaltimento i rifiuti accumulati ogni stagione da alpinisti e trekkers. Tra i promotori figura il Comitato Ev-K2-Cnr, un ente privato autonomo che si occupa di ricerca scientifica e tecnologica in alta quota. Secondo Maurizio Gallo, ingegnere, guida alpina e responsabile delle campagne di pulizia e delle attività in Pakistan del Comitato EvK2Cnr, se dal 2005 ad oggi è cresciuta la sensibilità della popolazione locale nei confronti della conservazione dell’ambiente e del tema rifiuti, lo stesso non si può purtroppo dire per turisti e scalatori.
Ad ormai 60 anni dalla conquista del K2, l’affluenza è notevolmente aumentata, e di conseguenza l’impatto in termini di rifiuti. Basti pensare alle due/tre tonnellate di rifiuti organici portate via annualmente, che prima dell’installazione di 12 toilettes tra Urdukas e Concordia rendevano, a detta di Gallo, l’aria irrespirabile.
Ad occuparsi della gestione dei rifiuti nell’area è un progetto di nome SEED (Social, Economic and Environmental Development) al quale collaborano congiuntamente il Comitato Ev-K2-Cnr e la Karakorum International University. A trasportare fisicamente i rifiuti sono i pakistani, che quest’anno, nel corso della campagna che si è svolta sul ghiacciaio del Baltoro e fino al campo 2 del Broad Peak, si sono spinti ad oltre 6000 metri di quota per raccogliere, caricare, e trasportare a valle 300 kg di rifiuti.
Come sottolinea Gallo, lo svolgimento di attività di formazione e sensibilizzazione che hanno coinvolto portatori ed abitanti dei villaggi, così come le numerose campagne di pulizia effettuate negli anni, hanno certamente contribuito al miglioramento della situazione, soprattutto nelle località maggiormente frequentate da turisti. Ma c’è ancora molto da fare.
Eliminare imballaggi inutili prima di cominciare la scalata, predisporre una raccolta differenziata, riportare al campo base i rifiuti prodotti: sebbene linee guida e vademecum per “spedizioni sostenibili”, onestamente poco distanti dalle comuni norme di buona educazione e rispetto per l’ambiente, siano da tempo ampiamente diffuse e pubblicizzate, i risultati sembrerebbero suggerirne mancato recepimento o reiterata disapplicazione.
“Riportare a casa tutto”, la regola di Gallo è semplice: va soltanto applicata.
http://www.evk2cnr.org/cms/it/node/3364#