Gli effetti dell’inquinamento luminoso vengono studiati soprattutto in città: su insetti e uccelli è stato dimostrato che l’inquinamento luminoso ha degli effetti che si possono propagare a tutta la catena alimentare. Ma cosa succede quando l’inquinamento luminoso arriva nella foresta pluviale? Se lo sono chiesto i ricercatori del German Leibniz Institute for Zoo and Wildlife Research Berlin (IZW). La loro ricerca si è concentrata sull’attività di dispersori di semi di una specie di pipistrelli dimostrando che sono influenzati negativamente dall’inquinamento luminoso e questo ha un effetto sulla rigenerazione della foresta pluviale. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Applied Ecology della British Ecological Society.
Crediti: Karin Schneeberge
Daniel Lewanzik ha studiato il comportamento dei pipistrelli Carollia sowelli in una gabbia divisa in due scomparti. Uno dei due scomparti era al buio, l’altro era illuminato dalla luce tipica dei lampioni stradali. Nei due scomparti erano presenti frutti e piante di cui normalmente i pipistrelli si nutrono.
I risultati hanno rivelato che i pipistrelli volavano nello scomparto buio due volte di più che nello scomparto illuminato.
In un secondo esperimento Lewanzik ha illuminato piante di pepe che crescono allo stato selvatico con un lampione e misurato la percentuale di frutti che i pipistrelli raccoglievano dalle piante in un luogo buio e dalle piante illuminate. I pipistrelli hanno raccolto il 100% dei frutti delle piante al buio e il 78% di quelli illuminati.
Per gli scienziati questo comportamento ha implicazioni importanti nella rigenerazione delle foreste.
“Negli ambienti tropicali la dispersione dei semi effettuata dai pipistrelli è necessaria per i terreni disboscati perché pochi altri animali oltre ai pipistrelli disperdono i semi in ambienti aperti”, spiega Lewanzik.
In condizioni naturalmente buie, i pipistrelli disperdono i semi attraverso le feci e con l’inquinamento luminoso questa attività si riduce.
In molti paesi tropicali l’inquinamento luminoso è in rapida crescita e gli habitat tropicali potrebbero essere sempre più illuminati. “L’impatto dell’inquinamento luminoso potrebbe essere ridotto dai cambiamenti nel lighting design e con la creazione di zone buie collegate da corridoi bui per le specie sensibili alla luce come i pipistrelli”, conclude Lewanzik .