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L’inquinamento luminoso sta trasformando le comunità di insetti

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 23.05.2012

Inquinamento luminoso in Veneto


L’inquinamento luminoso sta trasformando le comunità di insetti e altri invertebrati, secondo uno studio della University of Exeter. Pubblicato oggi sulla rivista Biology Letters, lo studio mostra per la prima volta che l’equilibrio di diverse specie che vivono insieme è stato radicalmente modificato a seguito dell’ inquinamento luminoso nelle nostre città.

Sarà capitato a tutti di alzare gli occhi al cielo in cerca delle stelle e riuscire a vederne ben poche. E tutti avremo sperimentato la necessità di andare fuori città per poter godere dello spettacolo delle stelle senza essere disturbati dalle luci della città. In molti avranno poi notato come sia sempre più raro incontrare le lucciole in estate e ora, vederne alcune in qualche strada di periferia, è diventata quasi una sorpresa.
Al di là di ciò che noi possiamo notare con semplici esperienze quotidiane l’inquinamento luminoso ha ben altri effetti sulle comunità di insetti, secondo alcuni scienziati. E gli effetti di questi cambiamenti, come è ormai bene noto, non si fermano soltanto agli insetti, ma si propagano a catena fino a giungere anche agli esseri umani.

L’inquinamento luminoso aumenta del sei per cento l’anno a livello globale ed è già noto che incide sui singoli organismi, ma questa è la prima volta che è stato studiato il suo impatto sulle comunità.

Questo studio dimostra che i gruppi di invertebrati che vivono vicino alle luci artificiali sono per la maggior parte predatori e spazzini. Questo potrebbe avere un impatto sui tassi di sopravvivenza delle diverse specie, avendo un effetto trainante su uccelli e mammiferi che si basano su queste specie per il cibo. Gli effetti potrebbero compromettere interi ecosistemi e potrebbero influenzare persino gli esseri umani.

Il team di ricerca ha condotto lo studio nella città di Helston nella Cornovaglia dell’Ovest. Hanno messo trappole a caduta direttamente sotto e tra i lampioni che erano 35 metri l’uno dall’altro per un certo numero di giorni e notti. Questo ha permesso loro di confrontare non solo i risultati fra il giorno e la notte, ma anche le differenze fra le diverse aree sotto e lontano dalle luci della strada.

I ricercatori hanno raccolto 1.194 individui che coprono 60 specie. I numeri totali sono stati più abbondanti sotto le luci della strada, dove hanno anche trovato più specie di predatori e spazzini, quali coleotteri di terra e ragni Phalangiidae. Questo sia durante il giorno che di notte il che suggerisce che c’è un processo di cambiamento in corso.

L’autore, il dottor Tom Davies dell’Environment and Sustainability Institute dell’Università di Exeter ha detto: “Il nostro studio dimostra che l’inquinamento luminoso potrebbe avere un effetto drammatico sulla fauna selvatica nelle nostre città. Dobbiamo essere consapevoli di come l’aumento dell’illuminazione artificiale abbia un impatto sui delicati ecosistemi su cui tutti ci basiamo. La nostra ricerca mostra, per la prima volta, i cambiamenti che l’inquinamento luminoso sta causando su intere comunità di invertebrati. Ora dobbiamo esaminare l’impatto che questa sta avendo sulle altre comunità, su come questo possa influenzare importanti servizi ecosistemici e se dobbiamo cambiare il nostro modo di illuminare gli spazi urbani. “

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