New Orleans, USA – BP lamentava problemi nel controllo del pozzo sottomarino al centro del più grande disastro ambientale nella storia degli Stati Uniti ed è riuscita a postporre un test su un componente critico del sistema di controllo posto all’imboccatura del pozzo, secondo documenti rilasciati domenica.
“Siamo nel mezzo di un problema nel controllo del pozzo MC 252 #001, abbiamo una conduttura intasata. Stiamo per iniziare le operazioni per staccare la trivella, chiudere il pozzo e bypassare,” ha detto Scherie Douglas, responsabile BP , all’Ufficio Ingegneristico del Dipartimento per le risorse minerarie (MMS) di New Orleans in una email del 10 marzo scorso.
In una mail successiva diretta all’ingegnere responsabile, Frank Patton, Scherie Douglas disse che la compagnia voleva installare un tappo nel pozzo prima di testare il BOP, l’enorme preventore di scoppio che si usa per chiudere il pozzo in casi di emergenza, ma che non ha funzionato il 20 aprile scorso.
“Con l tipo di risposta del pozzo e con l’intero comportamento (del giacimento, ndr.) noi ci sentiremmo molto più a nostro agio inserendo almeno uno o due tappi in modo da mettere totalmente in sicurezza il pozzo prima di testare il BOP,” scrisse la responsabile di BP a Patton.
Quando Patton disse a BP che non poteva ritardare un test più oltre se voleva essere sicuro che quel pozzo fosse sotto controllo, la compagnia riuscì ad ottenere un rinvio dell’ispezione da David Trocquet, un dirigente dell’MMS dell’uffico di New Orleans, secondo i documenti. Trocquet rispose ordinando però a BP di assicurarsi che il suo tappo di cemento fosse installato e funzionante. Il messaggio non indicava quanto a lungo il test fosse stato posticipato.
Lo scambio di email è tra i documenti rilasciati dai dirigenti del Comitato per Energia e del Commercio della Casa Bianca, che sta indagando per capire cosa sia accaduto nell’incidente che ha ucciso 11 lavoratori della piattaforma Deepwater Horizon provocando la fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico. BP non è stata in grado di attivare il preventore di scoppio al momento dell’esplosione, con il risultato di una fuoriuscita di 19.000 barili di petrolio al giorno nel mare.
Apparendo alla televisione americana ABC, il direttore delle operazione Bob Dudley ha detto che è in corso un’investigazione da parte della Guardia Costiera e del MMS, che ha supervisionato la perforazione, e che questa dovrà dissipare i molti dubbi riguardo a come siano andate le cose. “Ci sono stati problemi nel controllo del pozzo, e ci sono procedure precise che sono state seguite e documentate,” ha detto Dudley. Queste procedure permettono il proprietario della piattaforma di perforazione di “ottenere il controllo di un pozzo”, ha proseguito. Il proprietario della piattaforma affondata a seguito dell’incidente non è BP, ma Transocean, quindi sostanzialmente BP sta cercando di addossare la responsabilità a qualcun altro, cosa avvenuta già durante la testimonianza davanti al Congresso a Washington e che fece andare su tutte le furie il presidente Obama.
“Questo è quello che l’investigazione andrà ad accertare”, ha detto. Ma il fallimento del preventore di scoppio è un problema “molto serio” e che avrà ripercussioni in tutta l’industria petrolifera.
“Questo è una parte del sistema (di trivellazione, ndr.) che non ci si aspetta che fallisca, e questo incidente avrà conseguenze per tutti nel mondo”, ha detto Dudley.
Il progetto del pozzo di BP è sotto osservazione nelle udienze tenute a New Orleans dal MMS e dalla Guardia Costiera. L’ingegnere minerario di BP Mark Hafle ha testimoniato venerdì dicendo di aver fatto “molte modifiche al progetto della base del pozzo” per risolvere problemi con il cemento e con le perdite di fluido per la trivellazione. Ma ha aggiunto che i problemi erano stati risolti.
“Nessuno credeva che ci sarebbe stato un problema di sicurezza pompando quel cemento,” ha detto.
Halliburton ha realizzato la piattaforma di cemento e un lavoratore di Halliburton, Christopher Haire, ha detto che BP ha cambiato le sue dimensioni. Nel frattempo, investigazioni di BP “hanno sollevato dubbi sulla cronologia di manutenzioni, sulle modfiche, ispezioni e test” del preventore di scoppio, ha detto all’inizio di questo mese il capo del comitato investigativo, Henry Waxman.
Il New York Times ha detto domenica che documenti di BP indicavano che la compagnia avrebbe avuto “seri problemi e preoccupazioni sulla sicurezza” con la base di perforazione e con il BOP per mesi. Ed Markey, capo del sottocomitato per l’Energia e il Commercio, ha detto di aver visto documenti che confermavano quanto detto dal giornale.
Altri testimoni durante le udienze hanno sollevato preoccupazioni. Stephen Stone, un lavoratore della piattaforma affondata, ha detto che Transocean ha dovuto interrompere le trivellazioni quattro volte in 20 giorni per problemi di perdite di liquido di perforazione, “o a causa dell’instabilità della formazione sotterranea o perché la trivellazione troppo veloce ha causato la rottura della formazione,” ha detto.
E Doug Brown, il capo operazioni, ha detto che il taglio dello staff degli ingegneri di Deep Horizon avrebbe lasciato l’equipaggio della piattaforma con grosi arretrati sulla manutenzione preventiva. Quando si sono lamentati di questo, è stato risposto loro: “Vedremo cosa si può fare”. (fonte CNN)
Dovete secondo me costruire un imbuto d’acciaio collegarlo con i tubi e scendere giu fino al pozzo petrolifero.
de mi experiezias de trabajo puedo opinar:el cemento aesa profundidad es imposible ,en ves creeria un sistema de fajar ,fajar, logicamente con un tipo ideal…buen trabajo jesucristo salva
ha qualcuno piace lasciare le cose cosi……..ciaoooooo.
Pur dovendo ammettere la scarsa conoscenza dei problemi tecnici ed organizzativi, provo ad esprimere una proposta per riuscire a tamponare la fuoriuscita del petrolio in mare.
Se si riesce a tagliare il condotto in modo che la sezione lo possa accogliere, vi si potrebbe introdurre una barra conica di piombo capace di contenere la pressione del petrolio?. La barra potrebbe essere calata da una nave e guidata dai robot che mi pare riescano ad avvicinarsi alla base del pozzo. Credo che se tecnicamente la cosa potesse essere effettuata si potrebbe almeno ridurre e fermare un disastro che ogni giorno assume proporzioni, a dir poco preoccupanti. Il piombo ha qualità di resistenza e di facile ulteriore perforazione tra l’altro. auguro a chi potrà far correre la proposta un buon risultato. lg