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Plastica biodegradabile, nuovo metodo promette di renderla più resistente

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 14.12.2010

Plastica nei mariGli ambientalisti di tutto il mondo sono d’accordo – i sacchetti di plastica stanno soffocando le nostre discariche e inquinando i nostri mari, ma le casalinghe sono spesso seccate di perdere la spesa prima di arrivare a casa a causa dell’inconsistenza delle nuove buste biodegradabili. Oggi, un ricercatore dell’Università di Tel Aviv sta sviluppando nuovi metodi di laboratorio che attraverso l’uso di amido di mais e zucchero promettono di aiutare la realizzazione di una plastica sostenibile – biodegradabile e ancora più resistente rispetto a quella ottenuta da prodotti petrolchimici – che possa finalmente competere con i prodotti “fossili” e far contenti ambientalisti e massaie.

La risposta al problema, dice il Prof. Moshe Kol della Scuola di Chimica dell’Università di Tel Aviv, è una nuova varietà di catalizzatori – sostanze che iniziano o sostengono le reazioni chimiche. Il suo team ha già sviluppato alcuni di questi nuovi catalizzatori, ed sta attualmente espandendo le sue attività in collaborazione con l’Università di Aachen in Germania e l’Università di Bath in Inghilterra.

Il prof. Kol sta migliorando il processo di creazione di queste materie plastiche “verdi” più forti e più resistenti al calore, permettendo loro di essere utilizzate in una varietà di modi, dal settore automobilistico ai bicchierini per il caffè. Il tipo di plastica su cui si sta lavorando, l’acido polilattico PLA, è un tipo di plastica biodegradabile ottenuto da fonti vegetali rinnovabili come il mais, il frumento o la canna da zucchero. E’ già utilizzato in bottiglie, sacchetti e film sottili, come il poliestere, e può anche essere tessuto per ottenere vestiti.

“La struttura di queste materie plastiche a base di mais dipende da diversi parametri. La più importante è il carattere degli elementi costitutivi,che come blocchi di Lego tengono insieme il materiale”, spiega il professor Kol. Egli mira a rendere sostenibile la produzione di materie plastiche a base di mais per integrare o sostituire la plastica derivata dal petrolio,  che può impiegare anche un millennio a degradarsi, lasciando inquinanti nocivi nel terreno e nell’acqua. La plastica a base di mais non avrà effetti negativi sulla salute e ci si aspetta un tempo di decomposizione in una normale compostiera di pochi mesi.

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