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Risorse ittiche ancora più a rischio a causa dei cambiamenti climatici

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 21.11.2011

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Università della British Columbia rivela come l’effetto dei cambiamenti climatici potrebbe ridurre ulteriormente la redditività economica della pesca.

“La pesca sta già fornendo meno pescato e quindi meno rendita”, dice Rashid Sumaila autore principale dello studio. “Dovremmo essere interessati a non disperdere le risorse, ma invece è proprio ciò che stiamo facendo. Il cambiamento climatico rischia di provocare ulteriori perdite a meno che non decidiamo di agire.”

Lo studio è pubblicato on line oggi su Nature Climate Change.

Negli ultimi 100 anni il mare è diventato più caldo e più acido. Altri fattori causati dagli uomini, come l’inquinamento e la pesca eccessiva, hanno avuto un duro impatto sulle specie marine. Con il riscaldamento degli oceani, molte specie si stanno spostando ulteriormente verso i poli e in acque più profonde.

Mentre la pesca in alcune regioni al nord, potrebbe trarre beneficio dai cambiamenti climatici, molte altre regioni, in particolare quelle dei tropici, potrebbero avere gravissime perdite. Esempi regionali possono contribuire a prevedere ciò che potrebbe accadere a livello globale. Per esempio, la riduzione della pesca pelagica in Perù a seguito di variazioni della temperatura superficiale del mare a causa di El Niño nel 1997-1998 ha causato più di 26 milioni di dollari di perdita.

“I cambiamenti nella temperatura e nella chimica dell’oceano incidono direttamente sulla fisiologia della crescita, sulla riproduzione e sulla distribuzione di questi organismi”, dice William Cheung, biologo presso il Centro UBC per la pesca. “I pesci delle acque più calde,  hanno dimensioni più piccole, tassi di mortalità più elevati e vengono pescati su aree più ampie. Questi sono fattori importanti quando si pensa a come il cambiamento climatico impatterà sulla pesca.”

“Questo studio fornisce un primo assaggio di come il cambiamento climatico potrebbe influire sull’economia della pesca”, ha detto Sam Herrick, uno scienziato del NOAA e co-autore dello studio. “Dobbiamo continuare a studiare come il cambiamento climatico, combinato con altri fattori, influirà sugli ecosistemi marini e la produttività delle risorse della pesca.”

Biologicamente, il mantenimento di popolazioni più abbondanti può aiutare a aumentare la capacità dei pesci di adattarsi ai cambiamenti ambientali. Frenare la pesca eccessiva è fondamentale per rendere i sistemi marini più forti e pronti per i cambiamenti che sono già in corso.

“Questo studio mette in evidenza i potenziali impatti negativi del cambiamento climatico sulla redditività della pesca”, ha detto Vicky Lam, un co-autore. “La prossima generazione di scienziati deve fare uno sforzo maggiore per esplorare i modi per minimizzare gli impatti del cambiamento climatico.”

Le diverse specie pescabili saranno più resistenti ai cambiamenti climatici, se le sollecitazioni combinate della pesca eccessiva, del degrado dell’habitat, del deflusso dell’inquinamento, dell’uso del suolo, e altri fattori antropogenici saranno ridotti al minimo.

“Dobbiamo ricordare che l’effetto dei cambiamenti climatici sull’ambiente marino si svilupperà parallelamente agli impatti sulla terra”, ha detto Daniel Pauly, anch’egli coautore dello studio. “Non sarà facile sottrarre risorse ad un settore per aiutarne un altro. È per questo che sarebbe necessario un sistema di governance forte.”

“I governi doverbbero essere lungimiranti e lavorare sulla prevenzione, piuttosto che reagire soltanto”, ha concluso Sumaila. “Abbiamo tutti bisogno di tenere presente il futuro nelle nostre azione di oggi”.

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