Una buona notizia per la conservazione: il Nouabalé-Ndoki National Park nella Repubblica del Congo ha esteso i propri confini per proteggere una delle foreste più incontaminate dell’Africa. Al suo interno vive una popolazione di scimpanzé talmente ingenua da non temere l’uomo: gli animali sono addirittura incuriositi dai ricercatori che li avvicinano per studiarli. La zona, conosciuta come il Triangolo di Goualougo, è stata scoperta per la prima volta nel 1989 dai ricercatori della Wildlife Conservation Society. L’annessione di quest’area rappresenta un aumento del territorio del parco di più dell’8%.
“Ci complimentiamo con la Repubblica del Congo per la finalizzazione di questo processo fondamentale per estendere i confini della Nouabalé-Ndoki al Triangolo di Goualougo, una delle grandi meraviglie d’Africa”, ha detto il Presidente e CEO della WCS Steve Sanderson. “In un mondo antropizzato, questa straordinaria foresta sembra essere l’Eden, un gioiello incontaminato brulicante di scimpanzé, gorilla ed elefanti della foresta. E’ ciò che definiremmo natura selvaggia e deve essere protetta”.
A causa delle crescenti pressioni del braconaggio il governo della Repubblica del Congo ha creato un accordo con la WCS e la Congolais Industrielle des Bois (CIB), una società che si occupa di taglio e trasporto di tronchi d’albero. Con l’accordo sono state concesse delle aree per il taglio nelle zone cuscinetto attorno al parco ed la CIB ha rinunciato al suo diritto di tagliare alberi all’interno della foresta di Goualougo per lasciare indisturbata la fauna selvatica.
Due studiosi, Dave Morgan del Lincoln Park Zoo e Crickette Sanz della Washington University hanno già fatto un’interessante scoperta sugli scimpanzè che abitano questa foresta. Questi animali, a differenza degli altri, usano due strumenti diversi per raccogliere le termiti dal nido invece di uno solo, come succede comunemente con gli altri scimpanzè. Con il primo bastoncino più corto perforano il nido, con un secondo, una sorta di sonda, raccolgono le termiti. E’ la prima volta che si osserva questo comportamento in una popolazione di scimpanzè selvatici.
“Questa scoperta sarebbe stata perduta per sempre, se non fosse stato per l’impegno del governo nella salvaguardia delle meraviglie di questa foresta”, ha detto il vice presidente esecutivo della WCS John Robinson. “Questi scimpanzé hanno notevolmente ampliato la nostra conoscenza della cultura degli scimpanzè. Proteggere e lasciare questa popolazione indisturbata è essenziale.”
Gli scimpanzè del Bacino del Congo affrontano oggi una crescente pressione da parte dei bracconieri, la perdita di habitat e il potenziale focolaio di malattie devastanti come l’Ebola: perciò la protezione di questa zona rappresenta un passo importante per assicurare la loro protezione.
Per attirare l’attenzione sulla situazione della foresta pluviale del Congo, il Bronx Zoo della WCS ha aperto una mostra sui Gorilla della Foresta del Congo nel 1999: la mostra ha raccolto milioni di dollari grazie ai biglietti di ingresso. Il denaro è stato devoluto al lavoro di conservazione della WCS in Africa centrale.