Una ricerca condotta da alcuni ricercatori della Ohio State University guidati da da Laura Fonken e pubblicato online il 5 lugglio scorso sul Journal of Molecular Psychiatry afferma che ci sia una relazione fra l’inquinamento e l’infiammazione dell’ippocampo.
In questo studio, Fonken ed i suoi colleghi hanno “esposto dei topi ad aria filtrata o ad aria inquinata per sei ore al giorno, cinque giorni alla settimana per quasi la metà della durata dell’esperimento, che è stata di 10 mesi. La concentrazione di particolato imitava ciò a cui gli umani sono esposti in alcune aree urbane inquinate. ”
L’articolo afferma che “in studi precedenti nei topi si è constatato che il particolato atmosferico causa un’infiammazione diffusa nel corpo e che potrebbe essere legato alla pressione alta, al diabete e all’obesità. I ricercatori hanno voluto approfondire questi risultati osservando il cervello “.
Il professor Randy Nelson ha affermato infatti “‘Quanto più impariamo a conoscere gli effetti sulla salute dell’esposizione prolungata all’inquinamento atmosferico, più troviamo ragioni per essere preoccupati. Questo studio aggiunge nuove prove di effetti negativi dell’inquinamento sulla salute ‘”.
I ricercatori hanno scoperto che “I topi esposti all’aria inquinata avevano meno spine dendritiche nelle zone dell’ippocampo e una ridotta complessità delle cellule. Hanno rilevato anche un’infiammazione dell’ippocampo e messaggi chimici che attivano l’infiammazione più attivi nei topi che hanno respirato l’aria inquinata “.
Il professor Nelson ha detto “La ricerca precedente ha mostrato che questi tipi di cambiamenti sono legati alla diminuzione di apprendimento e alla diminuita capacità di memoria”.
Laura Fonken, autore principale dello studio ha affermato “‘L’ippocampo è particolarmente sensibile ai danni causati da infiammazione. Abbiamo il sospetto che l’infiammazione sistemica causata dal respirare aria inquinata venga comunicata al sistema nervoso centrale ‘. “