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Se al presidente del parco dell’Alta Murgia piace la ‘riforma’ della legge 394

Pure avvezzo ormai alle più strambe e sconcertanti sortite quando si tratta dei parchi, quella del presidente del parco nazionale dell’Alta Murgia non ti lascia indifferente

Scritto da Renzo Moschini il 14.01.2013

Pure avvezzo ormai alle più strambe e sconcertanti sortite quando si tratta dei parchi, quella del presidente del parco nazionale dell’Alta Murgia  non ti lascia indifferente. Dice infatti Cesare Veronico dopo l’approvazione al Senato delle  ‘Nuove disposizioni in materia di aree protette’ -di cui mi sono già occupato anch’io- che ‘l’atto pone le premesse per una riforma complessiva…attesa da anni’. Ora sarebbe  giunta finalmente in dirittura d’arrivo e il nuovo parlamento dovrebbe solo approvarla definitivamente.

Non so dove abbia trascorso questi anni Veronico per poter dire che i parchi fossero tutti in trepidante attesa di questo evento. Che poi questo entusiasmo -come è detto nell’articolo- sia ‘in linea con la posizione assunta da Federparchi’ mi auguro solo che non sia vero. Da pochi giorni è uscita una importante direttiva  sui parchi del ministro Clini che li rilancia come sistema nazionale in nome dei principi e delle finalità della legge quadro (non di quella che esce stravolta dal senato)  resta perciò inspiegabile  tanto entusiasmo del presidente dell’ Alta  Murgia, ma risulterebbe assolutamente sconcertante quello di Federparchi. Abbiamo visto che il 29 gennaio Federparchi discuterà di questi temi a Roma e noi ci auguriamo naturalmente che lo si faccia seriamente cioè non alla Veronico. 

 

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