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Tar Lazio conferma divieto dei sacchetti di plastica, respinto ricorso produttori

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 26.02.2011

Plastica nei mariE’ stato respinto dal Tar del Lazio il ricorso da parte di alcune aziende produttrici di plastica contro il divieto di commercializzazione dei sacchetti di plastica scattato dal 1° gennaio di quest’anno. Il provvedimento era stato introdotto dalla Legge Finaziaria 2007 e ha visto il ministro Prestigiacomo difendere a spada tratta l’inizio del divieto, che si voleva far slittare di un anno.

Sul sito del Ministero dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo dichiara: “la decisione del Tar del Lazio sugli shopper conferma anche sotto il profilo giuridico la legittimità della scelta del Governo. Una scelta che è stata ben recepita e accettata dall’opinione pubblica italiana che ha mostrato una forte sensibilità ambientale e la disponibilità a modificare le proprie abitudini per migliorare il bilancio ecologico del nostro paese.”

“E’ una grande soddisfazione. La conferma del Tar del divieto di commercializzazione dei sacchetti in plastica, difende le ragioni dell’ambiente e di chi, come Legambiente, si è battuto per difendere una legge innovativa che pone l’Italia all’avanguardia rispetto al grave problema dell’inquinamento causato dalla plastica dispersa”, ha dichiarato Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente, commentando la decisione del Tar del Lazio di respingere la richiesta con cui l’Unionplast e quattro aziende produttrici sollecitavano la sospensione del provvedimento introdotto dalla Legge Finaziaria 2007 che mette al bando gli shopper in plastica tradizionale a partire dal primo gennaio scorso.

Legambiente era intervenuta ‘ad opponendum’ contro il ricorso dei produttori di plastica, sostenendo le ragioni del Ministero dell’Ambiente.

“Aver introdotto questo divieto – continua Ciafani – ci colloca, in Europa e nel mondo, tra i Paesi più virtuosi proprio perché si tratta di una norma dalla grande valenza ambientale, soprattutto per un paese come l’Italia, dove si consuma addirittura il 25% dei sacchetti commercializzati nei 27 Stati membri e che si affaccia sul Mediterraneo, uno dei mari più colpiti dall’inquinamento da plastica come testimoniano i tanti rapporti dell’Unep su questo problema”.

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