Alcuni esemplari di tartaruga sono stati trovati morti sulle spiagge del Golfo del Messico. Se gli esperti confermeranno la causa della morte, potrebbero essere le prime vittime dirette dell’enorme chiazza di petrolio che da giorni sta minacciando il Golfo del Messico.
Alcuni esemplari di tartaruga sono stati trovati oggi, 3 maggio, morti sulle spiagge di Pass Christian, una cittadina che si trova direttamente a ridosso del Golfo, ma vicino alla baia di Sant Louis, nello Stato del Mississippi.
Non è ancora chiaro se le tartarughe siano morte a causa della marea nera che sta investendo l’intera regione. Gli esemplari sono stati fotografati, pesati e catalogati, prima di essere inviati in un centro specializzato che esaminerà le cause effettive dei numerosi e non ordinari decessi.
Le prime ipotesi dei ricercatori chiamati a prelevare gli esemplari (come testimoniato da un filmato messo in onda dall’Associated Press) sono problemi respiratori o disturbi gastrointestinali dovuti all’ingestione di grosse quantità di petrolio o di pesci contaminati.
Intanto si moltiplicano i presunti avvistamenti di animali morti sulle spiagge della zona, ma è ancora presto per dire se le morti sono direttamente riconducibili al petrolio che fuoriesce dalle condutture sotterranee esplose dopo che una piattaforma della British Petroleum è bruciata ed affondata, forse a causa di uno sbalzo di pressione.
Alcuni esperti hanno espresso dubbi sulle foto arrivate nelle redazioni nel fine settimana, osservando che non ci sono segni visibili di petrolio sulla pelle di pesci e tartarughe che sono stati trovati morti sulle spiagge. Solo gli esami che presto verranno effettuati sugli esemplari prelevati potranno rispondere alla domanda se la marea nera sta già mietendo le prime vittime tra gli animali marini.
Qui il filmato dell’AP che testimonia il ritrovamento delle tartarughe morte (in inglese).