Foto: Dan Foy
Le specie alloctone o aliene, sono quelle specie che non appartengono a un certo ecosistema, ma vi arrivano per circostanze fortuite, quasi sempre legate all’uomo, e lo sconvolgono. E’ quello che è successo con lo scoiattolo grigio, importato dall’America in Europa, probabilmente nel 1948 da un diplomatico Americano, e che ora dovrà essere eradicato secondo quanto deciso dalla Commissione Europea. Il piano ha un costo di due milioni di euro.
Lo scoiattolo grigio è più grande di quello rosso ed è più forte nella competizione, perciò secondo gli esperti va eliminato.
I metodi per l’eradicazione, parola che fa tremare gli animalisti, non vanno certo per il sottile: veleni, gasificazione e rottura dell’osso del collo.
Sono appunto gli animalisti di Gaia Animali & Ambiente i primi a sostenere attraverso la voce del proprio presidente che il provvedimento non elimina affatto il problema alla radice. “L’eradicazione dello scoiattolo grigio com’è prospettata da Unione europea, ministero dell’Ambiente e dalle Regioni Lombardia, Piemonte e Liguria è mortificante dal punto di vista etico e clamorosamente errata dal punto di vista scientifico. Si spendono quasi 2 milioni di euro per lo sterminio ma non si vieta la commercializzazione di una delle tante specie arrivata in Europa perché qualcuno l’ha comprata in negozio e rilasciata sul territorio”, ha dichiarato il presidente di Gaia Animali & Ambiente, Edgar Meyer a Corriere.it.
E sempre a Corriere.it l’etologo Roberto Marchesini ha detto che l’eradicazione ha poche possibilità di rappresentare una soluzione e spiega perché: “Ho già visto la gasificazione di nutrie e colombi: sono state campagne fallimentari. Fatte per ridurre il numero di soggetti, hanno ottenuto il risultato opposto perché si è operata una selezione della specie: sono sopravvissuti i soggetti più forti, che si sono moltiplicati. Più si seleziona una specie, più aumenta di numero. Sarebbe molto più interessante investire in un piano per il controllo demografico e in uno studio utile per capire se il declino dello scoiattolo rosso, attribuito alla presenza di quello grigio, sia da attribuire davvero a quest’ultimo. Non si conosce la causa della decimazione di molte specie, penso agli anfibi, in particolare a tante varietà di raganelle ormai quasi scomparse”.
Le specie aliene sono sempre un problema causato dall’uomo: i cinghiali furono importati in Italia per i cacciatori: ora se ne discute l’eradicazione perché si riproducono ad una velocità che il nostro ambiente non è fatto per sostenere.
Il pesce siluro fu introdotto dai pescatori e la storia si ripete.
Stessa cosa per le tartarughe che, comprate quando sono grandi poco più di una monetina crescono così tanto che non si trova soluzione migliore che liberarle in acqua.
Lo stesso punteruolo rosso che ha causato la morte di tante palme italiane è arrivato probabilmente attraverso qualche trasporto internazionale.
L’ulteriore effetto collaterale, oltre alle scarse strategie di gestione, è che tutto questo ha un costo: 12 miliardi di euro ogni anno secondo Janez Potočnik, commissario Ue per l’Ambiente e, oggi, 2 milioni di euro per sterminare lo scoiattolo grigio.