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Accordo tra Siria e Lega Araba per cessazione violenze

Scritto da Chiara Pane il 03.11.2011

Ieri al Cairo sarebbe stato raggiunto un accordo fra la Lega Araba e il governo di Damasco per l’immediata cessazione delle violenze in Siria. Lo ha reso noto l’organizzazione internazionale con un comunicato stampa a seguito della riunione nella sede istituzionale.

L’intesa era già stata annunciata martedì mattina dal capo della diplomazia algerina, Mourad Medelsi, membro della commissione ministeriale della Lega Araba – composta anche dai capi della diplomazia di Qatar, Egitto, Oman e Sudan – a seguito di una serie di incontri negli ultimi giorni a Doha e Damasco con i responsabili siriani.

Dopo oltre 7 mesi dall’inizio delle proteste e della conseguente durissima repressione, che secondo l’Onu avrebbe provocato almeno 3000 morti fra manifestanti anti-governativi e forze di sicurezza siriane, il presidente siriano Bashar Assad avrebbe dunque accettato di porre fine alle violenze. La road map elaborata dalla Lega Araba prevede oltre alla fine immediata delle violenze, il rilascio dei prigionieri politici e il ritiro dei carri armati dalle strade per “rivolgere un messaggio rassicurante alla piazza siriana”, prima dell’avvio di un dialogo nazionale con l’opposizione. A tal proposito però il presidente siriano ha rinnovato il su no ad un eventuale riunione fuori dai confini siriani, come richiesto non solo dalla Lega Araba ma anche dall’opposizione stessa che non si sente per nulla rassicurata dagli ultimi accordi. Il Consiglio nazionale siriano avrebbe infatti commentato la nuova intesa denunciando la repressione degli ultimi giorni che ha continuato a far aumentare il numero delle vittime.

Il primo ministro del Qatar Jassim al-Thani dopo aver espresso “soddisfazione” per l’accordo, ha spiegato che il regime siriano permetterà anche l’ingresso a giornalisti e osservatori della Lega Araba. L’obiettivo della Lega è quello di monitorare la situazione in vista degli incontri fra governo e opposizione previsti nelle prossime due settimane.

L’intesa raggiunta ieri al Cairo però non fa cambiare la posizione della Casa Bianca, secondo cui il presidente Bashar al Assad dovrebbe dimettersi. Il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney, ha infatti affermato: “la nostra posizione rimane la stessa, Assad ha perso la legittimità e dovrebbe dimettersi”.

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