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Allarme dell’IUCN: tonno a serio rischio di estinzione

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 08.07.2011

TonnoPer la prima volta, tutte le specie di sgombridi (tonni, bonitos, sgombri e sgombri spagnoli), pesci spada e marlin sono stati inseriti nella Lista Rossa dell’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) delle Specie Minacciate. Delle 61 specie conosciute, sette sono classificate come categoria minacciata, ossia a serio rischio di estinzione. Quattro specie sono classificate come quasi a rischio e quasi due terzi sono state inserite nella categoria meno in pericolo.

I risultati mostrano che la situazione è particolarmente grave per i tonni. Cinque delle otto specie di tonno sono minacciate o quasi a rischio nelle categorie della lista rossa dell’IUCN. Queste specie includono: il rosso del sud (Thunnus maccoyii), in pericolo critico; il tonno rosso dell’Atlantico (T. thynnus), in via di estinzione; il tonno obeso (T. obesus), vulnerabile; Pinna gialla (T. albacares), quasi a rischio, e il tonno bianco (T. alalunga), vicino ad essere minacciato.

C’è crescente preoccupazione che, nonostante lo stato di salute di alcuni stock ittici di specie che vivono vicino alla superficie, alcune specie di sgombridi, pesci spada e Istiophoridae (marlin e altri) vengano pesantemente sovrasfruttate, e che vi sia una mancanza di volontà di protezione contro l’eccessivo sfruttamento guidato dai prezzi di mercato elevati per molte di queste specie. Molte popolazioni sono pescate da multinazionali della pesca la cui regolamentazione dal punto di vista politico è estremamente difficile.

“Tutte e tre le specie di tonno rosso sono suscettibili di collassare sotto la continua pressione della pesca eccessiva. Il tonno rosso del sud è già essenzialmente scomparso dai mari, con poche speranze di ripresa”, spiega Kent Carpenter, professore della Old Dominion University, direttore dell’Unità di Biodiversità Marina presso l’IUCN e autore dell’articolo. “Se non vengono apportate modifiche alle pratiche di pesca odierne, gli stock di tonno rosso dell’Atlantico occidentale rischiano un crollo, proprio ora che sta mostrando piccoli segni di recupero della popolazione, che si sta ricostruendo dopo una significativa riduzione a partire dal 1970.”

La maggior parte delle specie economicamente di valore sono non a caso considerate minacciate.

“La chiusura temporanea della pesca al tonno sarebbe solo una parte di un programma di recupero molto più ampio. Al fine di prevenire la pesca illegale, dovrebbero essere messi in atto forti deterrenti”, spiega Jean-Christophe Vie, vice direttore del programma di protezione delle specie dell’IUCN. “Questo nuovo studio dimostra che c’è un urgente bisogno di una gestione efficace. Le scoperte scientifiche non dovrebbero essere scartate solo per mantenere il profitto nel breve termine. La vita marina e il futuro sostenibile delle nuove generazioni sono entrambi a rischio.”

Il recupero degli stock ittici è possibile, dicono gli scienziati, solo attraverso la riduzione della pesca ben al di sotto dei tassi di rendimento massimo sostenibile (MSY), come dimostrato nel caso della popolazione orientale del tonno rosso dell’Atlantico. Dopo essere stato sfruttato a tassi pari a tre volte il rendimento massimo sostenibile, una riduzione del numero ammissibile di catture e più severe misure di sorveglianza hanno portato ad una riduzione delle catture di quasi il 75% negli ultimi anni. Ciò consentirà alla specie di recuperare e tornare a popolare l’Atlantico entro pochi anni, ammesso che restino in vigore i controlli che ne stanno permettendo il rcupero.

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