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Antibiotici: ai bambini ne vengono prescritti troppi

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 09.05.2012


Il 9 e il 10 maggio la SIP, Società Italiana di Pediatria, organizza il suo 68° congresso dal titolo: “Il futuro in gioco”.
Fra gli argomenti in discussione i dati dell’osservatorio ARNO sui bambini Italiani riguardo all’uso di medicinali, soprattutto antibiotici.
I bambini italiani infatti paiono usare medicinali ben al di sopra della media europea e in forma più accentuata al sud Italia.

Infatti più di un bambino su due assume almeno un farmaco all’anno (il 76% al sud contro il 46% al nord).
La maggior parte dei medicinali prescritti sono antibiotici e ad ogni bambino vengono prescritte 2,7 confezioni di medicinali da automedicazione.

Questo perchè anche sintomi influenzali lievi o raffreddori vengono trattati con medicinali come gli antibiotici. A lungo andare però queste abitudini hanno effetti indesiderati: infatti i batteri sviluppano resistenza agli antibiotici.

Spiega il Presidente della SIP Alberto G. Ugazio a Help Consumatori: “Le malattie infettive – e in particolare quelle causate dai batteri – sono enormemente diminuite di numero nel corso di questi ultimi cinquant’anni o poco più. Una sempre maggiore attenzione all’igiene personale e dell’ambiente e la diffusione crescente delle pratiche vaccinali sono state tra i fattori più importanti. Il dato di “ARNO bambini” è quindi particolarmente preoccupante. L’uso esteso di antibiotici è alla base delle resistenze batteriche che stanno letteralmente bruciando, uno a uno, molti antibiotici sui quali un tempo potevamo far conto per il trattamento di un gran numero di malattie infettive. Oggi si rivelano spesso ‘armi spuntate’. I perché di questo uso esteso sono molto complessi. C’è anzitutto la cultura delle “raising expectations”, la convinzione diffusa che la medicina possa e debba risolvere immediatamente qualunque problema. C’è il fenomeno sempre più diffuso dell’automedicazione. E il pediatra è sottoposto a una “pressione prescrittiva” cui non è facile resistere. E pensare che nel piccolo bambino la grande maggioranza delle malattie infettive, soprattutto nelle prime età della vita, sono affezioni virali delle alte vie respiratorie!”

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