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Catania, l’Etna in eruzione incanta tutti

Una colata visibile anche a chilometri e chilometri di distanza

Scritto da Chiara Pane il 24.02.2013

EtnaSabato sera “a Muntagna”, come affettuosamente la chiamo i siciliani, ha regalato uno spettacolo mozzafiato. Fontane di lava altissime si alzavano dal cratere di Sud Est dell’Etna, il più recente – nato nel 1971 – ma anche il più attivo degli ultimi anni. Dai primi resoconti emerge che i pennacchi di lava si elevavano su un’altezza di almeno 400-500 metri sopra la bocca del cratere. L’attività eruttiva stromboliana, tipica dell’Etna, oltre ai lanci di brandelli di lava ha generato l’emissione di cenere lavica, creando una nube nera.

L’eruzione di sabato è la quinta in quattro giorni, ma il tremore vulcanico raggiunto da quest’ultima ha fatto registrare valori una volta e mezzo più elevati rispetto a quelli raggiunti negli altri parossismi. L’attività dell’Etna è infatti iniziata martedì 19 attorno alle 5 del mattino. Il braccio lavico è diretto verso la zona desertica della Valle del Bove e i fenomeni eruttivi sono limitati alla zona sommitale del vulcano, quindi l’episodio non desta particolare preoccupazione. Ciononostante il fenomeno è costantemente monitorato da dall’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) ed in particolare dalla sezione INGV di Catania.

Le ceneri vulcaniche hanno però intralciato l’attività aeroportuale per qualche ora: dalle 19:00 alle 22:00 in forma precauzionale lo spazio aereo dell’aeroporto Fontanarossa di Catania è stato chiuso, con la conseguente cancellazione o dirottamento di alcuni voli. A rischio chiusura è anche lo scalo di Reggio Calabria, poiché spinta dal vento la nube di cenere si è spostata verso nord-est interessando da vicino lo stretto di Messina.

Le fontane di lava che raggiungevano diverse centinaia di metri, tingendo di rosso il cielo, sono state immortalata dalla popolazione, che ha condiviso immagini e video sul web ed in particolare sulle pagine Facebook, integrate da frasi di ammirazione e stupore.

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  • sebastiano scrive:

    per noi che viviamo ai piedi della grande ” Montagna ” e’ cosi usuale che guardiamo con rispetto e senza timore questi eventi .
    …..l’eruzione ha avuto il suo inizio alle 04,30 circa …..dormivo nel mio letto in casa con la mia famiglia…..improvvisamente ho udito dei boati….mi sono svegliato ….poi tranquillo ho detto a me stesso : U munti oggi si e’ svegliato prima di me, sta’ brontolando come al solito …..un pensiero veloce e’ andato a tutta la mia famiglia ..poi con serenita’ , quasi pensando ad un amico …mi sono detto ….ma si’ e’ lui che ogni tanto si fa’ sentire …..e sono ritornato a dormire …..

  • edoardo scrive:

    Fantastico, conosciamo ancora troppo poco l’interno del nostro pianeta, se confrontato con quanto sappiamo sul cosmo, qui siamo ancora ai primordi.Secondo me l’immenso calore generato all’interno della terra è frutto di una reazione nucleare (un tipo diverso da quella del sole – protone-protone) ma per durare 4,5 miliardi di anni se non fosse nucleare si sarebbe già raffreddata, e addio splendido spettacolo,saremmo già morti anche noi. (dal freddo) grazie Edoardo