Uno studio della Cornell University ha dimostrato che la colina, una sostanza contenuta in grande quantità nelle uova, può essere utile se assunta dalle donne in gravidanza sia per la salute del nascituro che per quella delle madri.
Lo studio ha preso in considerazione 24 donne al terzo mese di gravidanza. Le donne sono state divise in due gruppi che hanno assunto rispettivamente 480 e 930 mg di colina al giorno fino al parto.
Le donne sono state monitorate attraverso prelievi del sangue e della placenta durante tutto il periodo preso in considerazione ed è stato misurato il livello di cortisolo, l’ormone dello stress responsabile per l’emergere di molte malattie.
La ricerca ha dimostrato che il secondo gruppo aveva un valore di cortisolo meno alto del primo e meno variazione genetiche che potessero portare ad un’elevata produzione dell’ormone.
Secondo la dottoressa Marie Caudill la ricerca “Suggerisce la possibilità che una maggiore assunzione materna di colina possa contrastare alcuni degli effetti negativi dello stress prenatale sullo sviluppo comportamentale, neuroendocrino e metabolico nella prole”. Altre ricerche avevano giò dimostrato che la colina aiuta lo sviluppo cerebrale del feto, le capacità mnemoniche e cognitive riducendo l’emergere di patologie croniche e metaboliche.
La colina è presente anche nel fegato di vitello e tacchino, e nella soia, lecitina, cavoli e cavolfiori. Oltre che naturalmente, in quantità superiori, nel rosso d’uovo.