Il robot della NASA Curiosity, sbarcato su Marte due settimane fa, comincia a prepararsi per il viaggio verso Glenelg, dove comincerà ad analizzare il suolo marziano in cerca di indizi della vita sul pianeta.
Per prepararsi al viaggio il rover sta testando tutti i suoi strumenti. Le 6 ruote, il laser, e oggi è toccato al suo braccio robotico. L’ultima volta che era stato utilizzato risale a prima del lancio nel mese di novembre 2011.
Il braccio, lungo più di due metri, manovra una torretta di strumenti tra cui una macchina fotografica, un trapano, uno spettrometro, una paletta e meccanismi per la cernita e la porzionatura di campioni di roccia e polvere del suolo. La torretta ha una massa di circa 30 kg. Il suo diametro, compresi gli utensili montati su di essa, è circa 60 centimetri.
“Abbiamo dovuto tenere duro per le prime due settimane dopo lo sbarco, perchè dovevamo testare altr parti del rover, quindi ora vedere il braccio teso in queste immagini è un grande momento per noi”, ha detto Matt Robinson del NASA Jet Propulsion Laboratory , ingegnere capo per le prove del braccio robotico e delle relative operazioni. “Il braccio è il modo in cui si otterranno i campioni per gli strumenti di laboratorio e attraverso il quale verranno posizionati gli altri strumenti sui bersagli di superficie.”
Ieri il braccio si è disteso per la prima volta utilizzando tuttte e cinque le sue giunture, ma saranno necessarie settimne di collaudi prima che il bracio riesca a recuperare campioni di rocia e suolo marizano perchè siano analizzati nei laboratori del rover.
“Ha funzionato proprio come avevamo previsto”, ha detto Louise Jandura, l’ingegnere capo del sistema di Curiosity del JPL. “Dalla telemetria e dalle immagini ricevute questa mattina, possiamo confermare che il braccio è andato nelle posizioni che gli erano state indicate.”
Inizieremo utilizzando il nostro sistema di campionamento nelle prossime settimane”, ha dichiarato il Vice Responsabile del progetto del Mars Science Laboratory Richard Cook .