Il progetto di discarica a Corcolle, proprio nei pressi della pregiata area di Villa Adriana a Tivoli, non è piaciuta al Wwf, che ha detto che la realizzazione di nuove discariche “è una vera e propria follia, che non risolve la presunta emergenza rifiuti ma al contrario, senza una corretta gestione del ciclo dei rifiuti, la costruisce”.
E’ quanto ha affermato il Wwf alla conferenza stampa sul progetto di discarica a Corcolle.
Ma il Wwf non si ferma qui. Ha infatti presentato nelle scorse settimane insieme al FAI, il Fondo Ambiente Italiano, un ricorso al TAR del Lazio sulla nomina di un “commissario per il superamento dell’emergenza ambientale a Roma e Provincia”, di cui si eccepisce la legittimità.
La Comunità Europea invita ad investire – prosegue il comunicato del Wwf – su prevenzione, riduzione e riutilizzo puntando alla costituzione di una Società del Riciclo. Questo significa investire nella salvaguardia del territorio e della salute dei cittadini, abbandonando l’obsoleta pratica di discariche e inceneritori, un vero vicolo cieco dal quale la politica sembra non riuscire ad affrancarsi.
“La norma comunitaria – dichiara Raniero Maggini, Vicepresidente del WWF Italia – prevede un chiaro impegno alla definizione di percorsi responsabili che reggano saldamente sul rispetto della sostenibilità ambientale. Ricorrere sistematicamente all’emergenza crea gravi e dannosi presupposti di deresponsabilizzazione degli Enti locali: un vero e proprio alibi per quelle Amministrazioni incapaci di perseguire gli obiettivi dettati dal Legislatore.”
Il massiccio e preoccupante uso del Commissariamento basato su un’emergenza è il punto dolente della questione, secondo il Wwf, che limita di fatto la democrazia e le regole di tutela dell’ambiente e del paesaggio.
Queste alcune delle ragioni per le quali WWF e FAI hanno impugnato dinnanzi al TAR del Lazio le ordinanze emanate dal Consiglio dei Ministri, con cui viene dichiarata l’emergenza dei rifiuti nel Lazio per l’eventuale chiusura di Malagrotta.