Incendio all' Ilside Srl
E’ divampato lunedì scorso a Bellona, in provincia di Caserta, un incendio presso un sito di deposito di rifiuti . Sono stati necessari quattro giorni di intenso lavoro dei vigili del fuoco che hanno operato con terra e acqua per spegnere le fiamme alte diversi metri.
Nell’area circostante una densa coltre di fumo acre ha costretto all’evacuazione di 30 famiglie, oltre che ad un’ordinanza del sindaco che ha vietato il pascolo e ha consigliato di lavare ortaggi e frutta contro il pericolo che le sostanze tossiche contenute nelle ceneri possano essersi disperse. Un documento ufficiale del’ARPAC dichiara oggi che non ci sono pericoli di sostanze nocive nell’aria, ma la minaccia della diossina preoccupa i comitati cittadini che seguono da vicino la questione.
La dimensione dell’incendio, come si può vedere da alcuni video disponibili su Youtube, è stata davvero impressionante.
http://www.youtube.com/watch?v=ItOGDXG62mM
La quantità di rifiuti contenuti nel sito e la dimensione dell’incendio parevano non lasciare dubbi sulla pericolosità del danno ambientale.
Eppure oggi l’ARPAC ha rilasciato un documento nel quale il rappresentante, dottor Agostino Delle Femmine dichiara: “L’incendio ha interessato esclusivamente rifiuti speciali non pericolosi costituiti prevalentemente da plastiche non clorurate. Sono in corso accertamenti sulla qualità dell’aria nel sito oggetto dell’incendio e nelle zone limitrofe . Dai primi dati si evince che nei campioni prelevati nelle vicinanze di abitazioni limitrofe al sito non è stata riscontrata presenza di sostanze pericolose quali ossido di carbonio, acido cloridrico e acido cianidrico.”
La Ilside Srl, di proprietà del gruppo Jacorossi, si occupa di gestione e trattamento dei rifiuti sia per conto di Comuni ed Enti Pubblici, sia per conto di Imprese private di ogni settore, rispondendo alle esigenze di ogni tipologia di rifiuti di produzione residenziale ed industriale.
Da un articolo di Vincenzo Altieri su Interno 18 si apprende che il gruppo Jacorossi è già stato più volte implicato in indagini sul traffico illecito di rifiuti. Nel sito della Ilside intanto si dichiara che lo stabilimento si occupa di “Rifiuti da impianto di trattamento, rifiuti da raccolte differenziate urbane, rifiuti da bonifiche di aree e siti contaminati, rifiuti da dismmissione di macchinari di varia natura, rifiuti da abbandono volontario o accidentale, rifiuti da sequestro e destinati a distruzione, rifiuti pericolosi di natura sanitaria.”
Comitati di cittadini si stanno costituendo perchè la situazione sia accuratamente monitarata e siano svolte tutte le dovute indagini. E’ stata creata inoltre una pagina facebook dalla quale è possibile ricevere informazioni in tempo reale da coloro che sono purtroppo vittime di questa delicatissima emergenza.
La popolazione della zona, infatti vive per la maggioranza di agricoltura: se i siti dovessero risultare inquinati il danno economico sarebbe gravissimo.
altro sito pericoloso è in Pastorano , ma nonostante più sentenze e pareri del Consiglio di Stato l’ARPAC continua a tenerlo aperto. Se succede un “incidente” come quello di Bellona chi paga i danni al territorio?