Torna il divieto di fecondazione assistita in coppie portatrici di malattie genetiche. La legge 40 sulla fecondazione assistita, dopo anni di critiche, bocciature in alcune sue parti e ridimensionamenti dovuti a sentenze di vari tribunali d’Italia, ora starebbe per tornare pienamente in vigore grazie all’invio delle linee guida al Consiglio superiore di sanità che di fatto riportano indietro le lancette dell’orologio.
Nel documento inviato dal sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella al CSS si confermano alcuni divieti, come quello sulla diagnosi genetica preimpianto sugli embrioni, che erano stati cancellati dai tribunali. Un atto che arriva da un governo dimissionario, e che genera molte critiche.
Il problema nasce dal fatto che le linee guida non recepiscono le sentenze dei tribunali. D’altronde, la legge italiana non prevede che le sentenze siano vincolanti, quindi la mossa non può essere per ora considerata illegittima.
Ora si attende il parere del Consiglio Superiore di Sanità, organo consultivo del ministero della Salute.
In una dichiarazione riportata dall’ANSA Flavia Perina, deputata di Futuro e Libertà, ha detto che “se le questioni bioetiche finiscono per risolversi nei tribunali è perché il potere politico continua a sfidarne le sentenze, con disposizioni che violano il buon senso, oltre ai principi elementari di diritto e giustizia. Le nuove linee guida del Ministero della Sanità, che escludono il ricorso alla fecondazione assistita per le coppie non sterili ma portatrici di malattie genetiche, rientra in questa fattispecie. Per impedire che le coppie ricorrano alla diagnosi preimpianto, si favorirebbe di fatto il ricorso all’aborto. Una politica che dice alle donne ‘se volete, potete abortire dopo l’amniocentesi, ma non potere in alcun caso prevenire il rischio di trasmissione di malattie genetiche’ non è solo stupida, ma innanzitutto crudele” ha aggiunto. “Inoltre – ha concluso – è a dir poco surreale che una scelta così grave venga fatta in fretta e furia da un governo dimissionario, per intralciare l’attività del nuovo esecutivo”.
La cosa in sè non sarebbe male, ma come ha fatto notare FLI è un paradosso che si permetta l’aborto, cioè l’omicidio del feto, ma non la trasmissione di malattie ad esso. Dovrebbe essere messo al bando l’aborto e tenuta legale questa pratica
preferisco non esprimere giudizi , condivido il tutto al 100%