Alzheimer: la nuova cura arriva dal laser

Una nuova cura per l’Alzheimer ha avviato la sperimentazione. La ricerca condotta da scienziati della Chalmers University of Technology in Svezia e dalla Polish Wroclaw University of Technology in Polonia è stata pubblicata su Nature Photonics. In breve si tratterebbe di agire direttamente sulle placche di proteina beta amiloide che sono la causa dell’Alzheimer.

Il metodo si direbbe del tutto eccezionale in quanto stravolgerebbe completamente l’impostazione delle cure ipotizzate ad oggi contro questa malattia. Lo strumento utilizzato sarebbe un laser multi-fotone che sarebbe in grado di distinguere fra le proteine dannose e quelle invece non nocive eliminando quelle dannose con al sola luce.

Secondo  Piotr Hanczyc, coautore dello studio, con questo metdo sarebbe possibile curare non solo l’Alzheimer, ma anche altre patologie come  il Parkinson e la malattia di Creutzfeldt-Jakob.

Secondo il professore Claudio Mariani, professore ordinario di Neurologia all’Ospedale universitario Luigi Sacco di Milano, raggiunto dal Corriere.it, però, l’innovazione non prenderebbe in considerazione il problema più grande che riguarda la cura di questa patologia e cioè il momento in cui il trattamento verrebbe effettuato.

Infatti la criticità più difficile da superare nel morbo di Alzheimer è il fatto che non esistono marcatori o sintomi che possano rilevare la malattia nella sua fase precoce. Ad oggi, quando i sintomi diventano evidenti, la malattia ha già fatto dei danni a livello cerebrale.