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Aviaria: quasi ultimati gli abbattimenti. Ora si contano i danni

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 03.09.2013

Sembra sotto controllo la situazione aviaria in Emilia Romagna, almeno dal punto di vista dei focolai e dei contagi. L’uomo contagiato con l’influenza aviaria H7N9 sembra mostrare la congiuntivite come sintomo. Gli abbattimenti preventivi sono quasi terminati, am ci si interroga sulla sorte delle aziende e dei lavoratori colpiti dall’influenza, portata probabilmente da uccelli migratori.

Domani dovrebbero terminare gli abbattimenti: 84mila capi di tacchini e 128mila capi di galline ovaiole in provincia di Ferrara e 730mila capi di galline ovaiole in provincia di Bologna.

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I controlli sanitari continueranno fino all’inizio di ottobre. Mentre i capi abbattuti saranno rimborsati alle aziende secondo il prezzo di listino, non si sa ancora come saranno compensate le perdite relative alla sospensione delle attività delle aziende prevista dalla legge.  Il Ministero della Salute si è detto disponibile a avviare misure compensative ulteriori per mitigare i danni arrecati alle attività che sono state sospese. Si potrebbe trattare di sospensione dei pagamenti contributivi, previdenziali o fiscali, sospensione dei ratei pagamenti bancari o dell’ individuazione di risorse per compensare il mancato reddito degli allevamenti senza abbattimenti..

I sindacati regionali  Cgil, Cisl e Ui hanno scritto in un comunicato:“Da parte di tutte le aziende coinvolte  ci deve essere la massima disponibilità ad un coordinamento tra tutte le rappresentanze sociali ed istituzionali per attivare scelte condivise in grado di rispondere in modo efficace , evitando che la crisi abbia le stesse ricadute delle precedenti. Il prossimo 10 settembre incontreremo l’Inps regionale per ottenere la copertura retributiva per i lavoratori sospesi dal lavoro per sorveglianza sanitaria e con la Regione stiamo lavorando per garantire la copertura degli ammortizzatori sociali per i lavoratori sospesi dal lavoro a causa della chiusura degli allevamenti. Il bene primario è la salute, che non può essere scambiata con soluzioni inidonee alla portata del problema posto dall’epidemia. Altrettanto importante è non diffondere allarmismi che rischiano di produrre danni insostenibili per questo comparto. È necessariala convocazione urgente di un tavolo interministeriale che coinvolga tutte le parti sociali”.

Nel frattempo sono sotto controllo i lavoratori che sono stati a contatto con gli uccelli infetti e alcune ordinanze  prevedono la sospensione su tutto il territorio regionale di mercati, fiere e concentramenti di animali delle specie sensibili. E’  sospeso  anche l’impiego  di uccelli anseriformi e caradriformi da richiamo nella caccia.

 

 
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