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Bugie lasciano impronta nel cervello

Ricercatori italiani sostengono che le tracce emotive delle menzogne potrebbero essere usate per una nuova versione della macchina della verità

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 08.06.2013

Secondo un team di ricercatori italiani potrebbe essere costruita una nuova e molto affidabile macchina della verità, grazie alla scoperta che le bugie lasciano delle tracce indelebili nel cervello di chi le dice.

bugie

Secondo gli scienziati Alice Proverbio, Maria Elide Vanutelli e Roberta Adorni del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca tutte le scoperte ora avrebbero le gambe corte.

L menzogne lascerebbero infatti un’impronta digitale che può essere catturata da alcuni strumenti. Lo studio pubblicato sulla rivista scientifica PLoS One.

Il team di ricerca ha misurato i potenziali evento-correlati, ossia le variazioni dell’attività elettrica del cervello provocate da uno stimolo esterno.

Lo studio ha coinvolto 25 individui il cui cervello è stato monitorato durante una sessione di domande a cui potevano mentire o meno.

Per distinguere le tracce nel cervello, ai partecipanti è stato chiesto di rispondere con una bugia a metà di questi quesiti. In questo modo i ricercatori hanno scoperto che le bugie vengono elaborate sfruttando soprattutto la regione frontale e pre-frontale dell’emisfero sinistro del cervello e la corteccia cingolata anteriore, un’area in cui l’inconscio elabora problemi e pericoli.

“Il cervello produce una risposta bioelettrica inconfondibile, chiamata N400, che riflette il tentativo di sopprimere l’informazione riconosciuta come vera”, ha affermato Alice Proverbio. 

Rispetto alla macchina della verità già esistente e che si basa sulla misurazione di fenomeni fisiologici del corpo e non del cervello, ad esempio la sudorazione e il battito cardiaco, il nuovo metodo misura l’attività cerebrale delle emozioni provate durante un interrogatorio.

Secondo i ricercatori l’attività mentale che misura esattamente l’area del cervello coinvolta nella risposta andando a captare le variazioni elettriche cerebrali, è un indicatore molto più affidabile della classica macchina della verità.

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