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Cervello diventa più creativo in mezzo alla natura

Uscire per alcuni giorni all'aria aperta, in un parco naturale o in montagna, senza però rovinare tutto portandosi dietro smartphone o tavolette, aumenterebbe le capacità di pensiero creativo fino al 50%

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 22.02.2013

Uscire per alcuni giorni all’aria aperta, in un parco naturale o in montagna, senza però rovinare tutto portandosi dietro smartphone o tavolette, aumenterebbe le capacità di pensiero creativo fino al 50%. Lo sostiene una ricerca condotta dalle Università dello Utah e del Kansas.

Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand foto www.parks.it

“E’ un modo per dimostrare che l’interazione con la natura ha vantaggi reali e misurabili riguardo al problem-solving creativo: questo non era mai stato formalmente provato prima”, dice David Strayer, un co-autore dello studio e professore di psicologia presso l’Università dello Utah. Secondo gli esperti questa è la dimostrazione che stare davanti ad un computer 7 giorni su 7 può avere dei costi che possono essere equilibrati da una passeggiata nella natura.

Lo studio ha coinvolto 56 persone – 30 uomini e 26 donne – con una età media di 28 anni, che sono stati fatti viaggiare senza alcun dispositivo elettronico che potesse riportarli alle vecchie abitudini.

Attraverso specifici test prima e dopo il periodo di distacco dalla tecnologia, i ricercatori hanno scoperto che la capacità di problem solving diventava maggiore dopo un’immersione nella natura. Secondo gli scienziati l’immersione nella natura e il distacco dai dispositivi elettronici per almeno 4 giorni aumenta la capacità di problem solving del 50%. Però lo studio non dimostra se i risultati derivino dal fattore immersione nella natura, da quello del distacco dai dispositivi multimediali oppure dalla combinazione dei due.

A differenza di altri studi, in cui i soggetti sono stati testati nei laboratori dopo brevi periodi all’aperto, “questo studio è unico in quanto i partecipanti sono stati esposti alla natura per un lungo periodo ed erano ancora in questo ambiente naturale durante i test,” hanno concluso i ricercatori. 

Lo studio è stato pubblicato lo scorso dicembre su Plos One.

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  • Vincenzo La Spesa (@Darshan_tweet) scrive:

    Ricorda molto le ricerche sullo stress da multitasking.
    Sono cose che dovrebbero insegnare a scuola, che costringere il nostro cervello a lavorare in un modo che non gli appartiene per troppo tempo è fonte di stress.