Cittadinanzattiva ha presentato il Rapporto Nazionale sull’Invalidità Civile e la Burocrazia. Dal rapporto emerge ce la vita dei veri invalidi è davvero difficile, piena di ostacoli rappresentati dalla burocrazia e dalla mancata burocratizzazione.
Ad esempio quando si intraprende un percorso per ottenere un’invalidità si può attendere anche un anno a dispetto di ciò che stabilisce che parla di 120 giorni. E secondo il rapporto i tempi vanno sempre più allungandosi invece che accorciarsi. E i costi dei ritardi ammontano secondo la Corte dei Conti a 24 milioni di euro solo nel 2011.
«È inaccettabile – dichiara Tonino Aceti , responsabile del CnAMC (Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici) di Cittadinanzattiva – che, per contenere la spesa assistenziale, si neghi al cittadino il diritto costituzionale all’invalidità civile, aumentando i momenti accertativi, rivedendo al ribasso i criteri reddituali e sanitari per l’assegnazione delle indennità, e al contrario mancando di semplificare l’attuale iter amministrativo, che oltre a produrre forti ritardi, brucia solo per interessi passivi 24 milioni di euro in un anno. Né ci è dato sapere quanti siano e quali provvedimenti siano stati presi nei confronti di quei funzionari INPS e ASL che hanno concesso indebitamente quel numero irrisorio di indennità, accertato dalla Guardia di Finanza».
A tutto questo va aggiunto che le persone che devono affrontare l’iter sono persone malate e in difficoltà: il 39% ha una patologia oncologica, il 26,8% una malattia cronica e neurologica degenerativa, il 12,2% una patologia legata all’anzianità.