Al Convegno Ectrims (European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis), completamente dedicato alla sclerosi multipla, dopo aver fatto il punto sulle dimensioni della malattia e sul suo andamento negli ultimi anni ( 2,3 milioni di malati e un incremento del 10% negli ultimi 5 anni), ci si interroga su quali siano ad oggi i trattamenti per fronteggiare al malattia, che ad oggi non ha una cura.
Due farmaci, il glatiramer acetato e l’interferon-beta sono stati ritenuti efficaci da uno studio europeo per rallentare la progressione da sindrome clinica isolata, quando il paziente è vittima di un primo evento demielinizzante, a sclerosi multipla conclamata.
Il glatiramer è risultato associato a livelli stabili della malattia anche per la forma recidivante-remittente.
Altri farmaci che danno risultati apprezzabili sono laquinimod, peginterferone beta-1a e natalizumab
Ma gli esperti rilanciano il concetto che un punto fermo ormai chiaro è l’importanza della diagnosi precoce che permette di trattare al più presto la malattia.
Pur ribadendo che una cura non è stata ancora trovato gli esperti hanno ribadito l’importanza dell’agire il prima possibile a differenza di quanto si pensasse fino a qualche anno fa.
La patologia è infatti infiammatoria e su questo fronte ci sono ad oggi farmaci per agire, sempre tenendo presente che sul lungo periodo la malattia diventa più aggressiva e combatterla più difficile.
assolutamente non i farmaci ma la terapia a base di vitamina d a dosi terapeutiche che migliaia di pazienti hanno effettuato regredendo le lesioni senza effetti collaterali (cosa che gli interferoni non possono fare), basta scrivere su youtbe sclerosi multipla vitmina d e vedrete video sugli ultimi congressi e questa terapia