Secondo una ricerca condotta da scienziati dell’Università di Helsinky e pubblicata su Pnas i suoni ascoltati dal feto nel grembo materno già a partire dalla 27esima settimana, sarebbero in grado di influenzare lo sviluppo del cervello dei bambini e di contrastare disturbi del linguaggio come la dislessia.
Le donne sono state divise in due gruppi: al primo gruppo è stato fatta ascoltare ripetutamente durante la settimana una registrazione con una cantilena ripetuta centinaia di volte. Poi ogni tanto questa cantilena veniva interrotta da un suono diverso oppure veniva recitata ad un accento diverso.
Il secondo gruppo invece non ha ricevuto nessun trattamento.
L’esperimento è proseguito sottoponendo tutti i neonati ad elettroencefalogramma e le risposte neuronali dei bambini sono state confrontate.
Interpretando i dati gli scienziati sono stati in grado di dire che il cervello dei feti è in grado di apprendere attraverso l’udito e che in questo periodo possono avvenire cambiamenti importanti nella memoria.
Secondo i ricercatori pertanto, si può supporre che questa fase fetale influenzi lo sviluppo del linguaggio del bambino.