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Emergenza diabete: per arginarlo necessarie politiche orientate alla prevenzione

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 11.11.2013

Secondo alcuni esperti interpellati da Corriere.it se non corriamo presto ai ripari una marea di diabetici ci sommergerà.

Questa l’impressione che emerge dai pareri dei tre esperti interpellati, Salvatore Caputo,  presidente di Diabete Italia, Carlo Bruno Giorda, presidente della Fondazione dell’Associazione Medici Diabetologi, Antonio Ceriello, presidente dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD). 

Diabete

Secondo i tre in Italia si lavora ancora troppo poco sulla prevenzione e sempre più spesso i pazienti cominciano ad occuparsi della patologia solo quando è ormai troppo tardi.

Sono dati allarmanti quelli che riguardano il diabete, perchè ad oggi, un italiano su dieci ha il diabete e questo dato potrebbe aumentare nei prossimi anni. Inoltre mentre prima la patologia riguardava soprattutto gli anziani, oggi comincia a riguardare anche i giovani adulti e addirittura gli adolescenti.

Il problema, spiegano gli esperti, è che la malattia non dà sintomi se non quando ormai ha procurato danni gravi e bisogna agire con una terapia d’urto.

Sarebbe invece opportuno agire di concerto, fra medico di base e specialista sin da subito, in modo da tenere a basa la malattia il più a lungo possibile.

Ad esempio, quando la patologia si trova in fase iniziale, può essere tenuta a bada a lungo con esercizio fisico e alimentazione. Ma non sempre questo riesce perchè richiede una grande disciplina.

Ma gli esperti concordano nel lanciare un allarme per un’inversione di tendenza delle politiche sanitarie, che siano più indirizzate verso la prevenzione che non verso le cure di forte impatto. Oggi le spese per i diabetici costituiscono il 9% delle spese sanitarie nazionali. E ogni volta che un diabetico sviluppa un complicanza le spese aumentano.

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