Le autorità della Guinea temono per una diffusione del virus. Medici senza Frontiere ha già inviato medici, infermieri, igienisti ed esperti di logistica e l’Unicef ha inviato cinque tonnellate di medicinali.
L’Ebola è un virus che si trasmette attraverso escrementi e sangue infetto, oppure attraverso il contatto con oggetti infetti. Provoca una febbre emorragica che è letale dal 50 al 90% dei casi e non esistono cure o vaccini.
Il focolaio è attivo nel sud della Guinea, al confine con la Liberia e la Sierra Leone. In Liberia il contagio è giunto probabilmente perchè i malati hanno attraversato il confine in cerca di cure. Sono stati rilevati 11 casi sospetti e cinque decessi di cui però le cause devono essere ancora accertate.
Un caso sospetto in Canada è stato invece smentito.
Nei paesi vicini sono stati aumentati i controlli perchè il virus si propaga facilmente anche attraverso gli animali.
“In Guinea, Paese con una debole infrastruttura medica, un’epidemia come questa può essere devastante”, ha dichiarato il rappresentante dell’Unicef nell’area, Mohamed Ag Ayoya. L’Unicef ha inviato diversi aiuti: 5 tonnellate di materiale vario, infatti nel paese sono in corso tre epidemie: colera, morbillo e meningite.
Secondo Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento Malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità non ci sono pericoli in Europa, dove il virus non ha mai sviluppato focolai. Sarebbe troppo difficile, secondo l’esperto, che il contagio si propaghi.