Una ricerca italiana ha dimostrato che la familiarità aumenta il rischio di tumore anche in caso di tumori di tipo diverso. La ricerca , condotta da scienziati coordinati dall’Istituto Mario Negri, è stata pubblicata su Annals of Oncology.
Il campione su cui è stato condotto lo studio era composto da 23.000 persone e ha preso in considerazione diversi tipi di tumore: 12.000 neoplasie, con 13 diversi tipi di cancro (cavo orale e faringe, nasofaringe, esofago, stomaco, colon, retto, fegato, pancreas, laringe, mammella, utero, ovaio, prostata e rene).
I dati relativi a queste 12.000 persone sono stati confrontati con altri relativi a 11.000 individui sani.
“Esistono molte ricerche sulla familiarità dei tumori. Il valore di questo studio è il fatto che considera molti tipi di tumori incrociandoli fra loro”, ha detto Carlo La Vecchia, capo del dipartimento di Epidemiologia dell’istituto Mario Negri e membro del dipartimento di Scienze cliniche e di comunità dell’università degli Studi di Milano. “Ci sono voluti 20 anni per analizzare i dati. Si è scoperto, ad esempio, che se in famiglia c’è stato un caso di tumore al fegato, si amplifica il rischio di ammalarsi di altri tipi di cancro”.
Secondo i risultati il cancro alla mammella ha un rischio aumentato di una volta e mezzo nelle donne che hanno storia familiare di tumore del colon-retto, rispetto a coloro che non ce l’hanno. Il rischio è più che doppio nel caso di parente con tumore alle ovaie.
Altri dati riguardano il rischio di tumore del cavo orale e della faringe che triplica quando si ha un parente di primo grado con tumore alle laringe e un rischio di tumore all’esofago 4 volte più grande quando il parente di primo grado ha un tumore al cavo orale o della faringe.