Un nuova ricerca condotta da una rivista francese, 60 Millions de Consommateurs, rivela che da un’analisi risulterebbe che nelle sigarette elettroniche siano contenute sostanze cancerogene, tanto quanto o in quantità superiore a quelle contenute nelle sigarette normali.
Thomas Laurenceau ha spiegato che i risultati delle analisi hano “mostrato che il vapore delle e-sigarette contiene sostanze pericolose per la salute, a volte in percentuali anche più rilevanti di quelle presenti nelle sigarette tradizionali”.
Le sostanze pericolose individuate sono la formaldeide, l’acroleina e l’acetaldeide. Inoltre, come già evidenziato da un altro studio italiano, sono state rilevate tracce di metalli pesanti.
La questione sigarette elettroniche resta aperta: in Italia sono state vietate ai minori di 18 anni se ne è vietato l’uso nelle scuole. Il provvedimento intendeva tutelare la salute dei giovani, per i quali l’uso delle e-cig è diventato una vera e propria moda.
Non essendoci ad oggi ricerche che dimostrino la sicurezza dei prodotti, sia in termini di danni alla salute a lungo termine, sia nel senso della loro efficacia come strumento per smettere di fumare, in diversi paesi la discussione è accesa e serrata. Infatti, accanto agli interessi per la sicurezza della salute, si affiancano quelli economici: dei produttori di sigarette tradizionali e di quelli delle sigarette elettroniche.
In Italia il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, per motivi non legati alla salute, ha tassato di più del 50% la vendita delle e-cig.