Anche se per gli adulti può essere difficile capire che cosa senta un bambino, un nuovo studio condotto dalla Brigham Young University ha scoperto che invece non è così per i bambini di pochi mesi, che si capiscono l’un l’altro.
Lo studio condotto dal prof. Ross Flom, pubblicato sulla rivista accademica Infancy, dimostra che i neonati possono riconoscere le proprie emozioni reciproche a partire dai cinque mesi di età. Questo studio arriva sulla scia di altre ricerche significative condotte dalla Flom sulla capacità dei neonati di comprendere gli stati d’animo di cani, scimmie e anche la musica classica.
Crediti: Jaren Wilkey/BYU
“I neonati non possono verbalizzare alla loro mamma o al loro papà che hanno fame o sono stanchi, perciò il primo modo di comunicare è attraverso un’emozione”, spiega Flom. “Così non è sorprendente che nel primo sviluppo, i bambini imparino a discriminare le variazioni delle emozioni.”
I neonati possono riconoscere le emozioni negli adulti a sette mesi. Al fine di testare la percezione delle emozioni dei loro coetanei da parte dei neonati, Flom e il suo team di ricercatori hanno testato la capacità di un bambino di abbinare vocalizzazioni infantili con l’espressione di un neonato.
“Abbiamo scoperto che a 5 mesi i neonati sono in grado di abbinare le vocalizzazioni positive e negative dei loro coetanei con la corrispondente espressione del viso”, afferma Flom. “Questo è il primo studio a mostrare una capacità di fare questo abbinamento con un bambino così piccolo.” Probabilmente, secondo gli esperti, sono in grado di farlo perchè loro stessi comunicano nello stesso modo.