Internet è una necessità della nostra società, come la stampa, e deve rimanere libero e accessibile a tutti. E’ quanto ha affermato il padre del web, Tim Berners Lee, che agli inizi degli anni ’90 ha ideato gli ipertesti.
Attenzione a lasciare Internet libero. Bernard Lee si rivolge alle compagnie di telecomunicazione ma soprattutto ai governi, che potrebbero essere tentati di mettere le briglie alla libertà di fruizione.
“In tanti stanno maturando la possibilità di poter spiare i cittadini attraverso internet, e questi ultimi purtroppo si rendono conto del pericolo solo quando è troppo tardi, quando ad esempio un regime li disconnette dalla rete” ha detto lo scienziato a Trento, durante gli Ict Days organizzati dalla Provincia di Trento e Trentino Network, all’interno del nuovo quartiere smart city Le Albere, che sarà inaugurato a giugno.
Come l’indipendenza della stampa è sacra, così deve esserla quella di internet.
Il prossimo giugno Tim Berners Lee riceverà il primo Queen Elizabeth Prize for Engineering, un premio da 1,2 milioni di euro che potrà condividere con gli altri ‘padri’ di Internet, gli statunitensi Robert Kahn, Vinton Cerf e Marc Andreessen, e il francese Louis Pouzin, considerati gli inventori del modello della rete e che hanno fatto sì che tutti potessero utilizzarla. Bernard Lee ha detto che utilizzzerà gran parte della somma per nuovi progetti.