La crisi economica ha effetto sulla salute degli Italiani. Oltre al fatto che sono sempre di più coloro che non possono permettersi le cure e i medicinali, le crescenti difficoltà di tutti i giorni stanno portano ad un incremento della depressione, soprattutto fra le donne, secondo quanto riportato dai dati di un’indagine condotta dall’ISTAT.
La depressione, secondo l’ISTAT, è il problema di salute mentale più diffuso e il più sensibile all’impatto della crisi: coinvolge circa 2,6 milioni di individui (4,3%), con prevalenze doppie tra le donne rispetto agli uomini in tutte le fasce di età.
I dati sono in peggioramento rispetto ad un’indagine del 2005: l’indice diminuisce in media di 1,6 punti (71,8 controllato per età), in particolare tra i giovani fino ai 34 anni (-2,7 punti), soprattutto maschi, e tra gli adulti di 45-54 anni (-2,6). Un calo ancora più rilevante si registra nell’indice di salute mentale delle persone straniere residenti in Italia; l’indice si riduce in media di 4,7 punti, ma tra le donne straniere la diminuzione è di 5,4 punti.
L’indagine condotta dall’ISTAT ha l’obiettivo di analizzare i comportamenti relativi alla salute e all’utilizzo dei servizi sanitari secondo le caratteristiche demografiche e socio-economiche dei cittadini. Attraverso tali informazioni raccolte direttamente presso gli individui è possibile costruire indicatori su condizioni di salute e qualità della vita, presenza di disabilità, stili di vita prevenzione, ricorso ai servizi sanitari, uso dei farmaci.