La depressione – già si sapeva – influisce su una varietà di processi fisici e mentali. Ora un nuovo studio offre alcuni indizi più consistenti sul motivo di questo fenomeno, puntando i riflettori soprattutto sul’invecchiamento. La ricerca, pubblicata in Molecular Psychiatry, rivela che la depressione può realmente accelerare il processo di invecchiamento a livello molecolare.
Ma c’è anche qualche buona notizia: non c’è ragione di credere che il danno non sia almeno in parte reversibile.
Per vedere come disturbo depressivo maggiore (MDD) colpisce l’invecchiamento cellulare, i ricercatori hanno prelevato campioni di sangue da poco più di 2.400 persone, un terzo con persone affette da depressione, un altro terzo che aveva sofferto di depressione in passato e col restante terzo che non era mai stato depresso.
Il team ha esaminato i segni di invecchiamento delle cellule misurando la dimensione dei telomeri dei partecipanti – più piccoli erano questi “tappi” alle estremità dei cromosomi, più la cellula tende a compiere errori nella replicazione, e quindi “invecchia”. I telomeri aiutano a mantenere il cromosoma intatto e sono dei ben noti marcatori dell’invecchiamento.
Le persone depresse in qualsiasi punto della vita – nel presente o passato – avevano telomeri significativamente più brevi rispetto alle persone non-depresse. Ancora di più, sembra esserci una relazione tra la gravità della depressione e la dimensione dei telomeri.
Le differenze erano evidenti anche dopo che fattori che potevano influenzare – come fumare e bere – sono stati rimossi dai dati.
La domanda è perché la depressione può causare l’invecchiamento precoce di una cellula. “Il disagio psicologico, come sperimentato da persone depresse, ha un grande impatto negativo sull’usura del corpo di una persona, con conseguente invecchiamento biologico accelerato”, ha detto l’autore dello studio Josine Verhoeven. La depressione sembra causare la cattiva regolazione tra lo stress del corpo e le risposte immunitarie, ed è associato ad un aumento di infiammazione, che può essere connessa ad un accorciamento dei telomeri.
E’ importante sottolineare che solo la depressione maggiore è stata affrontata nel corso dello studio – le forme più lievi di depressione non sono state prese in esame.