Secondo una ricerca condotta da un team dell’Università La Sapienza di Roma e presentata al Congresso nazionale della Società italiana di medicina interna, la dieta mediterranea aiuterebbe a contrastare gli effetti negativi per la salute derivanti dall’esposizione allo smog.
La ricerca è stata condotta su un gruppo di lavoratori di un’acciaieria a Milano. I lavoratori sono esposti quando sono sul lavoro, a polveri sottili PM5 e PM10 a livelli simili di quelli che si potrebbero respirare nel centro di Roma.
Secondo la ricerca le PM5 e PM10 ridurrebbero il livelli di vitamina E aumentando quelli di una proteina connessa con lo stress ossidativo.
Proprio per questo aumentare il consumo di olio di oliva, pesce e verdure, che contengono antiossidanti potrebbe essere un aiuto per limitare gli effetti dannosi dell’esposizione alle polveri sottili.
La ricerca, come spiegano gli scienziati, è inoltre importante perchè per la prima volta scopre una relazione fra lo smog e le malattie cardiovascolari. Infatti lo stress ossidativo è connesso con questo tipo di patologie.
Recentemente l’Agenzia Europea per l’Ambiente ha resto noto che più del 90% della popolazione europea è esposta alle sostanze inquinanti presenti nell’aria per valori superiori alla soglia di sicurezza. Negli stessi giorni la IARC( Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) insieme con l’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno inserito l’inquinamento atmosferico fra gli agenti che provocano il cancro del Gruppo 1, insieme con tabacco e amianto.