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Malati gravi: Letta promette il ripristino delle somme per la non autosufficienza

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 22.11.2013

Dopo proteste disperate davanti ai Ministeri che hanno messo a serio rischio le vite dei malati, gli uomini e le donne del Comitato 16 novembre hanno ottenuto una parte di ciò che chiedevano.  Il premier Letta ha infatti a promesso che con un emendamento alla legge di Stabilità, ripristinerà completamente le somme legate ai capitoli della non autosufficienza. 

16_novembre

I malati chiedano che si giunga alla cifra di 350 milioni invece che 275 milioni di euro dell’anno scorso. 
“Non è tutto quello che avevamo chiesto e ancora non basta, ma è un passo avanti”, ha commentato la vicepresidente del Comitato, Mariangela Lamanna.  La donna ha inoltre ricordato come, in questo modo, “si permetterà di aiutare e sostenere tanti malati e le loro famiglia.”

Altro nodo che pesa sul destino dei malati gravissimo riguarda l’assistenza a casa, che, nonostante porterebbe un risparmio in termini economici nelle casse dello Stato continua ad essere osteggiato.

“Un disabile come me”, ha detto la presidente del Comitato 16 novembre, Laura Flamini, “dovrebbe pagare minimo due badanti, che vengono a costare 44.000 euro all’anno. Non è sostenibile.”
“Se la persona non ha una pensione da lavoro, potrà contare solo su quella di invalidità di 270 euro e su 495 euro di accompagnamento”, ha proseguito Flamini. “Con 750 euro al mese cosa può fare? O imprigiona un familiare, un coniuge, un figlio o un genitore che sia in casa per assisterlo giorno e notte, magari licenziandosi se lavorava, oppure entra in una struttura Rsa, una residenza sanitaria assistita. Ma in questo caso muore rapidamente, perché queste strutture non possono assicurare quella vigilanza continua.”
“Il costo per una persona malata non autosufficiente in Rsa per lo Stato è molto alto, parliamo di 80-90mila euro l’anno”, ha aggiunto, “Molto più di quanto si spenderebbe per l’assistenza a casa.”

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